"Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio" - Nigrizia
Migrazioni Politica e Società
All'ex sindaco di Riace la solidarietà della Famiglia comboniana, Cantiere Casa Comune e Nigrizia
“Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”
Nota pubblica della Famiglia comboniana, Cantiere Casa Comune e Nigrizia dopo la sentenza del tribunale di Locri che il 30 settembre ha condannato in primo grado Mimmo Lucano a 13 anni e 2 mesi di carcere. In audio il messaggio di sostegno di p. Alex Zanotelli
01 Ottobre 2021
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Mimmo Lucano in attesa della sentenza il 30 settembre al tribunale di Locri (Credit: Radio Popolare)

La famiglia comboniana (missionari comboniani, suore missionarie comboniane. Secolari missionarie comboniane, laici missionari comboniani), in attesa della pubblicazione delle motivazioni della sentenza, esprime tutta la solidarietà possibile a Mimmo Lucano e gli chiede di non mollare e di guardare con fiducia al secondo grado di giudizio.

Mimmo Lucano è stato ed è un compagno di strada di tutti coloro che in affrontano le problematiche delle migrazioni con uno spirito di accoglienza e di inclusione, e con uno sguardo aperto sul mondo che cambia. Ci permettiamo di usare le parole di papa Francesco per definirlo “artigiano di Pace”.

Per questa ragione la sentenza del tribunale di Locri, che condanna a 13 anni e 2 mesi l’ex sindaco di Riace, ci spiazza e ci preoccupa. Non riusciamo a figurarci un Mimmo Lucano intento a favorire l’immigrazione clandestina. Al contrario, lo vediamo impegnato ad ammortizzare i danni causati da inadeguate leggi sull’immigrazione; lo vediamo deciso nel far rivivere Riace; lo vediamo capace di prendersi responsabilità nel nome dell’inclusione e non per tornaconto personale.
E sappiamo bene che questo suo atteggiamento ha dato e dà fastidio a molti.

Sulla condanna è intervenuto anche p. Alex Zanotelli con una sua nota audio:

 

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