Il Botswana ripone nell’estrazione e vendita di diamanti circa un terzo dei propri introiti e circa il 70% del proprio guadagno negli scambi economici con l’estero.
Nel 2022 il paese ha registrato livelli record di vendita di diamanti in seguito alla accresciuta richiesta da parte dei paesi occidentali.
L’incremento si spiega in gran parte con le sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia, che fino allo scoppio dell’invasione dell’Ucraìna copriva un terzo della vendita di diamanti nel mondo.
Lo scorso anno l’associazione d’impresa tra il governo e il gigante minerario anglo-americano De Beers, nota come Debswana, ha venduto diamanti grezzi o non ancora tagliati per 4.500 miliardi di dollari.
Debswana detiene in pratica il monopolio delle produzione di pietre preziose nel paese, con soltanto la compagnia mineraria canadese Lucara’s Karowe come seconda rilevante fonte di estrazione diamantifera.
Da anni, peraltro, il Botswana ha aggiunto guadagni e buon sviluppo economico interno, nonostante il calo della quantità di diamanti lavorati nel paese. Aumentano però le fabbriche per il taglio e la ripulitura delle pietre preziose, passate dalle 25 del 2021 alle 38 attuali.