Calato del 13% il default sul debito dell’Africa nel 2023 - Nigrizia
Economia
Secondo Afreximbank l’insolvenza su debito del continente si è attestata poco sotto i 130 miliardi di dollari
Calato del 13% il default sul debito dell’Africa nel 2023
12 Settembre 2024
Articolo di Redazione
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Il default sul debito complessivo dell’Africa ha toccato il record di 149,4 miliardi di dollari nel 2022, il più alto in tre decenni, per poi calare del 13% lo scorso anno, raggiungendo i 129,9 miliardi di dollari, grazie a iniziative di ristrutturazione avviate da molti stati “in modi innovativi, trasparenti e credibili”.

Lo rivela l’ultimo studio dell’African Export-Import Bank (Afreximbank), intitolato State of play of debt burden in Africa 2024: dynamics and rising vulnerability.

L’analisi mostra che la crescita costante di prestiti deteriorati (quando il debitore non riesce più ad assolvere al pagamento del capitale e/o degli interessi dovuti) è passata da 100,2 miliardi di dollari nel 2020 a 112,2 miliardi nel 2021, con un balzo a 149,4 miliardi di dollari nel 2022 e un ridimensionamento a 129,9 miliardi di dollari lo scorso anno.

Attualmente, sostiene lo studio, oltre la metà dei 52 paesi valutati resta comunque ad alto rischio default o è in difficoltà debitorie. Insolvenze che hanno innescato crisi finanziarie che hanno causato anni di disinvestimenti e portato a un calo della fiducia degli investitori.

In cima alla lista delle regioni più indebitate c’è l’Africa orientale, con Kenya e Tanzania tra i più alti inadempienti per quanto concerne il debito pubblico.

Nel 2023, il debito privato (riferito a famiglie e imprese) rappresentava più della metà dell’intero debito estero dell’Africa (54,3%), superando i contributi dei creditori multilaterali (27,1%) e bilaterali (18,7%).

Secondo l’African Development Bank (AfDB) il debito estero totale del continente, che nel 2022 ammontava a 1,12 trilioni di dollari, è salito a 1,152 trilioni di dollari alla fine del 2023. E l’Africa pagherà 163 miliardi di dollari solo per gli interessi nel 2024.

Circa il 67% del debito estero è sostenuto da 10 paesi: Egitto (14,5%), Sudafrica (14,3%), Nigeria (8,4%), Marocco (5,9%), Mozambico (5,5%), Angola (5,3%), Kenya (3,7%), Tunisia (3,4%), Sudan (3,1%) e Ghana (3,0%).

(Grafico estratto dallo studio di Afreximbank)

Nel 2022 le insolvenze nei confronti della Cina – che costituivano il 3,8% dei default sui prestiti in Africa – sono calate da 8,8 miliardi di dollari nel 2021 a 5,3 miliardi di dollari, grazie alla cancellazione da parte di Beijing di 23 prestiti senza interessi a 17 paesi africani.

Nel 2023, Zambia e Ghana sono stati i principali inadempienti, con un ruolo di primo piano nei default verso la Cina e le obbligazioni in valuta estera. Il rapporto afferma inoltre che dal 2016 persistono sospetti che, oltre Zambia e Ghana, almeno altri quattro paesi – Kenya, Etiopia, Gibuti, Mozambico – siano inadempienti sui prestiti cinesi.

Per evitare il rischio insolvenza alcuni paesi con una significativa esposizione ai prestiti cinesi, in particolare Angola, Kenya e Ghana, hanno aperto la strada al trattamento bilaterale del debito.

Per quanto riguarda invece gli Eurobond, nello stesso periodo solo Mozambico (2017), Zambia (2020) e Ghana (2023) sono andati in default sui pagamenti delle cedole in scadenza.

Sudan e Zimbabwe sono invece i principali inadempienti nei confronti dei creditori del Club di Parigi e di altri creditori ufficiali.

Anche per quanto riguarda il rapporto debito-PIL (Prodotto interno lordo) nei sette anni (2017-2023), le economie dell’Africa orientale registrano la percentuale più alta (54,5%), mentre la media più bassa riguarda l’Africa centrale, con il 35,4%. Al secondo posto lo studio pone le economie dell’Africa occidentale, seguite da quelle del Nordafrica e dell’Africa meridionale.

(Grafico estratto dallo studio di Afreximbank)
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