Nel 2023, il Camerun ha importato 674,5 tonnellate di armi, munizioni e accessori, con un aumento del 42% rispetto alle 475 tonnellate importate nel 2022.

Lo afferma un rapporto sul commercio estero pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica (INS). In termini di valore, le importazioni sono triplicate, passando da 1,7 miliardi a 5,5 miliardi di Franchi CFA in questi due anni.

Secondo Investir au Cameroun, l’organismo incaricato di compilare le statistiche ufficiali del Camerun non indica i paesi esportatori né specifica se vi siano incluse armi e munizioni destinate all’esercito camerunese.

Lesfide Boko Haram e Ambazonia

L’aumento delle importazioni di armi dal Camerun può essere spiegato, tra l’altro, con le sfide alla sicurezza che il paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni, in particolare la crisi separatista nelle regioni anglofone dell’Occidente, e la lotta alle incursioni di Boko Haram dalla vicina Nigeria.

La rivista economica rivela che nel 2023 il budget operativo del ministero della difesa del Camerun ammontava a 269,4 miliardi di Franchi CFA. Di questo importo, più di 100 miliardi sono destinati alle spese salariali e più di 160 miliardi di Franchi CFA ad altre spese, compresi l’acquisto di armi, munizioni e altro equipaggiamento militare.

Per ridurre le proprie importazioni, il Camerun sta lavorando per sviluppare un’industria locale delle armi. Intervenendo il 30 giugno 2023 davanti ai deputati dell’Assemblea nazionale, il ministro delegato alla presidenza, responsabile della difesa, Joseph Beti Assomo, ha rivelato che il Camerun dovrebbe presto costruire una fabbrica di produzione di munizioni a Garoua, nella regione settentrionale del paese. Questo progetto, ha precisato, sarà realizzato in partenariato con la Turchia.