Un appello, che fa ripartire una Campagna, quella per la cittadinanza italiana, che migliaia di persone nate sul territorio italiano o arrivate nel nostro paese entro i 12 anni di età ancora non hanno. Una proposta di legge ancora ferma, presentata dal presidente della commissione affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, che il parlamento, se solo volesse, potrebbe già votare. Una norma che riconosce la cittadinanza a chi ha completato, in uno o più cicli scolastici o di formazione, cinque anni di studio sul territorio nazionale.
Le persone giovani in attesa di cittadinanza hanno scritto una lettera aperta, indirizzata al presidente del consiglio Mario Draghi, alle presidenze di Camera e Senato, al ministro Roberto Speranza, ai segretari di partito Enrico Letta e Matteo Renzi, a Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi e al presidente Brescia.
Un testo in cui, le ragazze e ragazzi senza cittadinanza scrivono: «Vi chiediamo di ascoltarci e di fare quel passo che da anni, invece, esitate a fare: approvare una legge che ci riconosca come vostri concittadini, sorelle e fratelli di una Repubblica che nella sua Costituzione riconosce i diritti fondamentali di tutti i cittadini “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (Art.3)».
L’appello, lanciato dalla rivista Confronti, dal Coordinamento nazionale nuove generazioni italiane (Conngi), Italiani senza cittadinanza, e sostenuto da una rete di persone e associazioni, laiche e religiose, della società civile impegnate nella politica, nella cultura, nella comunicazione, è presente online.
Nigrizia lo ha firmato, lo puoi fare anche tu, qui.