Il club Napoli, vincitore quest’anno del suo terzo scudetto, si trova al centro di una polemica che coinvolge Victor Osimhen, l’attaccante nigeriano che ha giocato un ruolo decisivo nel traguardo raggiunto. 

La tensione era già nell’aria, ma è esplosa negli ultimi giorni dopo la pubblicazione di un video sul canale TikTok del club in cui Osimhen veniva preso in giro per un rigore sbagliato. Alla reazione negativa dei followers, il post è sparito dall’account. 

Ma l’agente di Osimhen, Roberto Calenda, è intervenuto minacciando un’azione legale. 

Al dibattito sulla vicenda ora si è aggiunto anche il ministro dello sport nigeriano, John Owan Enoh. In una dichiarazione ufficiale, il ministro ha espresso la sua preoccupazione per quanto accaduto e ha sottolineato l’importanza di tutelare i diritti dei giocatori nigeriani all’estero.

Ha anche annunciato che il governo nigeriano sta monitorando attentamente lo sviluppo della vicenda e sta prendendo in considerazione misure per garantire che i giocatori nigeriani siano trattati in modo equo e rispettoso dai club stranieri.

Il Napoli ha risposto alle accuse negando categoricamente qualsiasi comportamento scorretto. Ha anzi ribadito la stima nutrita nei confronti di Osimhen, definendolo una “grande risorsa”.

Non è tuttavia la prima controversia che interessa il Napoli: già l’estate scorsa era intervenuta la Confederazione africana di calcio (CAF) a seguito di alcune dubbie dichiarazioni del presidente De Laurentiis sulla partecipazione di giocatori africani nel suo club. 

Ora, la polemica in corso sta attirando l’attenzione non solo degli appassionati di calcio, ma anche delle autorità sportive e dei governi coinvolti. Si prevede che ulteriori sviluppi potranno emergere nelle prossime settimane, mentre il caso Osimhen continua a tenere banco, soprattutto sui social. Già da giorni infatti i fan e i tifosi davano vita a diverse congetture sul perché Osimhen avesse cancellato dal suo profilo tutte le foto in cui indossava la maglietta del Napoli.