Succès Masra, presidente del partito dei Trasformatori ed economista, temendo per la sua sicurezza se n’era andato in esilio un anno fa, dopo le manifestazioni dell’ottobre 2022 contro il governo in Ciad.
Manifestazioni duramente represse dalla giunta militare del generale Mahamat Idriss Déby Itno – succeduto al padre Idriss Déby, per trent’anni uomo forte del paese, ucciso in battaglia nell’aprile 2021 – che si muove in continuità con gli interessi del clan Déby e che sta gestendo in proprio e male una transizione che avrebbe dovuto essere (e non lo è stata) aperta a tutte le forze politiche e che dovrebbe portare al voto nel 2024.
Il 18 ottobre è previsto il suo rientro in Ciad e i suoi sostenitori si stanno preparando ad accoglierlo. Ma Masra potrebbe essere subito arrestato.
Infatti il procuratore generale della Corte d’appello di N’Djamena ha emesso un mandato di arresto internazionale contro l’oppositore. Gli si contesta un messaggio dello scorso maggio sulla sua pagina Facebook rivolto al popolo ciadiano: secondo l’accusa, è un incitamento «all’odio e alla rivolta» e un «tentativo di sovvertire l’ordine costituzionale».