Infine è arrivato il momento dell’estradizione in Italia per Bartolo Bruzzaniti, arrestato il 7 luglio in Libano.
48 anni, calabrese, è considerato uno dei cervelli del traffico di cocaina – stimato a circa 2 tonnellate al mese – che dal Sud America arriva in Europa, transitando per la Costa d’Avorio.
Bruzzaniti era di stanza ad Abidjan, la capitale economica ivoriana, dove lavorava ufficialmente come uomo d’affari nel settore della ristorazione. Sul suo profilo Linkedin, si legge ancora il titolo di Direttore e Business Development per ‘’Pasta e Pizza’’, uno dei ristoranti quotati tra gli expats locali.
Era ricercato dall’ottobre 2022, in seguito all’operazione di polizia che nell’aprile dello stesso anno aveva sequestrato due tonnellate di cocaina nei porti di Abidjan e San Pedro. Una confisca da record per la Costa d’avorio, dal valore stimato di 62,6 milioni di euro.
L’ex-latitante è originario di Africo, un comune nella provincia di Reggio Calabria. Secondo le autorità italiane è un esponente di spicco del clan Bruzzaniti-Morabito.
Negli ultimi 5-10 anni, lo stato dell’Africa occidentale si è affermato come un hub logistico di rilievo nelle rotte del narcotraffico.