Nel 2023 il commercio intra-africano è aumentato del 7,2%
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Rapporto Afreximbank
Economia: nel 2023 il commercio intra-africano è aumentato del 7,2%
Ha raggiunto i 192 miliardi di dollari: il 15% del valore totale. L'Africa meridionale resta il principale motore, con una quota pari al 41,4%. Risultato ottenuto anche grazie all’AfCFTA. L’altra faccia della medaglia è che il commercio complessivo (intra ed extra) è calato del 6,3%
20 Giugno 2024
Articolo di Redazione
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Il commercio intra-africano ha registrato una crescita del 7,2% nel 2023 raggiungendo i 192 miliardi di dollari, secondo un rapporto presentato ufficialmente mercoledì 12 giugno 2024 dalla African Export-Import Bank (Afreximbank).

Intitolato Rapporto sul commercio africano 2024: implicazioni climatiche dell’attuazione dell’AfCFTA , il report indica che il commercio intraregionale ha rappresentato il 15% del commercio totale del continente durante lo scorso anno rispetto al 13,6% nel 2022.

Questo aumento, tuttavia, maschera forti disparità tra le sottoregioni del continente. Con il 41,4%, l’Africa meridionale resta il principale motore degli scambi tra i paesi africani rispetto al 25,7% dell’Africa occidentale, al 14,1% dell’Africa orientale, al 12,4% del Nordafrica e al 6,6% dell’Africa centrale.

 

 

Le ambizioni dell’AfCFTA

L’AfCFTA (L’area di libero scambio continentale) è il più grande accordo commerciale da quando è stata istituita l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Firmato a Kigali (Rwanda) nel marzo del 2018, a febbraio 2024 i firmatari erano 54, di cui 47 avevano depositato gli strumenti di ratifica.

È stato calcolato che se tutti gli stati membri UA lo sottoscrivessero, rappresenterebbe un mercato di 1,2 miliardi di persone e di 2,5 trilioni di dollari.

Rappresenta il progetto più importante nell’ambito dell’Agenda 2063 dell’UA, che stabilisce le aree prioritarie per lo sviluppo del continente nei prossimi cinquant’anni.

Diminuito valore totale del commercio

Il rapporto di Afreximbank rivela, tuttavia, anche l’altra faccia della medaglia: il valore totale del commercio intra-regionale ed extra-regionale dell’Africa è diminuito del 6,3% nel 2023, raggiungendo circa 1.300 miliardi di dollari.

Ciò è attribuibile a diversi fattori che hanno frenato la domanda globale di materie prime e hanno pesato sulle esportazioni di merci del continente, tra cui l’escalation delle tensioni geopolitiche legate alla lunga guerra in Ucraina e al conflitto in Medioriente, il persistere di tassi di interesse elevati e rallentamento della crescita economica in Cina e in diversi paesi sviluppati.

Volatilità del greggio

Sebbene il petrolio rappresenti oltre il 36% di tutte le esportazioni africane, la volatilità dei prezzi del greggio ha influito negativamente sulla performance commerciale del continente. Tali prezzi sono infatti scesi a una media di 82,62 dollari al barile nel 2023 rispetto ai circa 99,82 dollari al barile del 2022.

L’impatto è stato avvertito in gran parte dai principali esportatori di petrolio come Nigeria, Angola, Guinea Equatoriale, Gabon e Libia. La Nigeria, ad esempio, ha subito l’anno scorso un calo del 19,08% nel suo commercio totale con altri paesi del mondo. 

Cambiano i partner commerciali

Il rapporto mostra anche che i principali partner commerciali dell’Africa stanno cambiando: le economie asiatiche emergenti diventano importanti fonti di domanda e crescita globali. Mentre la quota dell’Unione Europea sulle esportazioni del continente è scesa da una media del 47,8% negli anni ’90 al 26,8% nel decennio 2014-2023.

Al contrario, la quota dell’Asia è aumentata dal 4,5% negli anni ’90 al 26% nell’ultimo decennio.

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