Il ministro degli esteri dell’Algeria, Ramtane Lamamra, ha lanciato ieri una campagna per promuovere la candidatura del paese maghrebino a un seggio non permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il mandato 2024-2025. Le elezioni si terranno durante la 78ª sessione dell’Assemblea generale nel giugno 2023.
Alle delegazioni che partecipano ai lavori della 77ª sessione dell’Assemblea generale, in corso in questi giorni a New York, è stato distribuito un opuscolo contenente le direttive del presidente Abdelmadjid Tebboune – in carica dal dicembre 2019, si segnala per il suo piglio autoritario – in materia di politica estera e le principali tappe della storia della diplomazia algerina. La campagna punta anche a ottenere l’adesione dell’Algeria al Consiglio per i diritti umani a Ginevra.
Lamamra ha espresso la disponibilità dell’Algeria, sulla base della sua posizione geografica, strategica e diplomatica, a «dare un contributo qualitativo a tutte le questioni regionali e internazionali».
Quanto alle priorità dell’Algeria, il ministro ha sottolineato la necessità di concentrare gli sforzi sul «rafforzamento della pace e della sicurezza internazionali, sulla promozione dei principi e dei valori del Movimento dei paesi non allineati, sul rilancio dell’azione multilaterale nel quadro dei partenariati e sul proseguimento della lotta al terrorismo e criminalità organizzata internazionale».