Marocco nel 2025 e, per la prima volta nella storia, Uganda, Kenya e Tanzania, nel 2027. Il presidente della Confederazione del calcio africano (CAF) Patrice Motsepe ha reso noto quali saranno i paesi ospitanti delle prossime edizioni della Coppa africana delle nazioni (CAN), il più importante trofeo continentale.
Per il Marocco, colpito a inizio mese da un forte terremoto che ha provocato oltre 2.800 vittime e danni ingenti nel sud-ovest del paese, è la seconda volta. Il regno di re Mohammed VI ha già ospitato la competizione nel 1988. A portarsi a casa la coppa quell’edizione fu il Camerun, due anni più tardi grande sorpresa ai mondiali di Italia ’90.
La candidatura di Rabat si è resa necessaria dopo la revoca dell’assegnazione alla Guinea annunciata l’anno scorso. Secondo la CAF lo stato generale delle infrastrutture del paese, governato da una giunta militare golpista dal settembre 2021, non era pronto a ospitare la competizione.
Il Marocco ha battuto lo Zambia, la candidatura congiunta di Nigeria e Benin e poi la vicina Algeria, protagonista con il Marocco di una serie di tensioni politiche che proseguono da decenni, che alla fine ha ritirato la sua candidatura. Come rileva la stampa locale, la CAN che si disputa fra due anni potrebbe essere la prova generale della Coppa del mondo del 2030.
Rabat ha presentato la sua candidatura insieme a Spagna e Portogallo. Il paese ospitante del trofeo più importante del pianeta verrà reso noto l’anno prossimo. Il Marocco è giunto quarto ai mondiali del 2022 ed è al momento la prima nazione africana nel ranking FIFA.
Se la vittoria di Rabat non ha quindi stupito gli esperti, visto soprattutto l’ottimo livello delle infrastrutture del paese, fra i più efficienti del continente, l’exploit di Uganda, Tanzania e Kenya è stata una sorpresa. I tre paesi dell’Africa orientale, confinanti fra loro, hanno avuto la meglio sul favorito Senegal e poi su Egitto, Nigeria-Benin, Botswana e Zambia.
Gli ospiti della coppa 2027 avranno adesso molto da lavorare. Fra tutti gli impianti dei tre paesi, solo lo stadio nazionale Benjamin-Mkapa della ex capitale della Tanzania Dar es Salaam ha ottenuto la certificazione CAF.
La presidente Samia Suluhu Hassan si è detta “molto orgogliosa” del risultato ottenuto dal suo paese e ha poi annunciato: «Mobiliteremo ogni risorsa, persona e ogni settore per garantire un evento calcistico di livello mondiale». La Coppa d’Africa torna nella zona orientale del continente dopo 51 anni. L’ultima edizione disputata nella regione risale al trofeo giocato in Etiopia nel 1976.
L’edizione 2023 della coppa partirà invece a gennaio in Costa d’Avorio.