Corno d’Africa: Etiopia sempre più isolata - Nigrizia
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L’Egitto rafforza i rapporti con Eritrea e Somalia. Al centro delle tensioni la diga etiope sul Nilo e gli accordi tra Addis Abeba e Somaliland
Corno d’Africa: Etiopia sempre più isolata
16 Settembre 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 4 minuti
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed

La situazione nei paesi del Corno d’Africa si va sempre più ingarbugliando. Da qualche tempo anche l’Egitto, già coinvolto nella disputa con l’Etiopia in merito alla grande diga sul Nilo Blu (GERD), va assumendo un ruolo di maggiore rilevanza nel complicato quadro presente nei paesi del Corno.

Il 14 settembre Abbas Kamel, direttore della direzione generale dell’intelligence del Cairo e il ministro egiziano degli Esteri, Badr Abdelatty, in visita ad Asmara hanno consegnato un messaggio del presidente al-Sisi a Isaias Afwerki, il pleniponteziario eritreo.

I due funzionari del governo egiziano si sono incontrati con Isaias e con il ministro dell’Informazione dell’Eritrea, Yemane Gebremeskel, che ha descritto l’incontro come “parte integrante dei periodici forum consultivi”. 

Il dialogo, secondo quanto comunicato da Gebremeskel, si è concentrato sulla Somalia, le cui relazioni con l’Etiopia hanno raggiunto il punto più basso a causa del memorandum d’intesa firmato con il Somaliland che in breve sarà sancito ufficialmente.

Sono state affrontate inoltre la critica situazione del Sudan in guerra e quella più generale della sicurezza sul Mar Rosso.

In febbraio Afwerki si era recato al Cairo per una visita ufficiale e nell’occasione aveva discusso della cooperazione e del rafforzamento delle relazioni bilaterali, anche nel campo della sicurezza.

Ieri le due parti, secondo quanto comunicato da Yemane, “hanno concordato di potenziare ulteriormente la cooperazione bilaterale prevalente tra i due paesi nei settori economico, politico, commerciale, agricolo, energetico e sanitario”.

E ha aggiunto: “L’Egitto e l’Eritrea ritengono che la loro cooperazione bilaterale sia uno dei pilastri fondamentali per la pace e la stabilità regionale”.  E ha concluso che “l’Egitto non ha un’agenda di interferenza e destabilizzazione dell’area”.

Etiopia al centro della crisi

In realtà si sa che da vari anni l’Egitto sostiene i gruppi ribelli in Etiopia. Quando il Fronte di liberazione del Tigray (TPLF) governava il paese, l’ambasciatore egiziano in Etiopia era stato interpellato in relazione al presunto sostegno egiziano ai nazionalisti radicali di etnia oromo, a cui era stata data protezione dal Cairo.

Alcuni gruppi ribelli eritrei, d’altro canto, avevano un ufficio al Cairo e operavano anche in Somalia. Nel 2018, Etiopia ed Eritrea avevano posto fine a quasi due decenni di tensioni armate sui confini, dopo che l’allora coalizione etiopica dell’EPRDF (Fronte democratico rivoluzionario del popolo etiopico) aveva nominato il primo ministro Abiy Ahmed come sostituto del dimissionario Hailemariam Desalegne.

Nello stesso 2018, in seguito all’accordo di pace siglato in luglio tra Abiy Ahmed e Isaias Afwerki ad Asmara, il primo ministro etiopico era stato insignito del premio Nobel. Le relazioni tra i due paesi, tuttavia, sono oggi tornate ostili.

Secondo informazioni di stampa l’ambasciata eritrea ad Addis Abeba non funziona più come tale. Inoltre, l’Ethiopian Airlines ha sospeso i voli per Asmara dopo che l’Eritrea ha notificato alla compagnia aerea che, a partire dal 30 settembre, non potrà più volare sulla capitale. Inoltre la compagnia aerea ha accusato il governo eritreo di aver congelato i suoi conti bancari nel paese.

La relazione con l’Etiopia di Somalia, Eritrea ed Egitto, si è andata deteriorando per vari motivi.

L’Egitto, come menzionato, prosegue la sua disputa per le acque del Nilo e ha minacciato di sabotare la diga del Millennio, ormai completata con un bacino idrico che contiene più di 42 miliardi di metri cubi d’acqua.

Mogadiscio è entrata in forte contrasto con l’Etiopia dopo la firma del memorandum d’intesa sottoscritto all’inizio dell’anno tra la stessa e il Somaliland, stato regione autoproclamatosi indipendente nel 1991 ma mai riconosciuto come tale dalla Somalia. Che accusa l’Etiopia di aver violato la sua sovranità territoriale firmando l’accordo.

In questo contesto il Cairo ha assicurato al governo somalo pieno sostegno, anche militare.

E infine, come noto, la relazione tra Etiopia ed Eritrea si è andata deteriorando da oltre due anni in base alla reazione di Asmara, contraria agli accordi di pace siglati a Pretoria a novembre 2022 tra Addis Abeba e la regione del Tigray. 

Tra l’altro, qualche tempo fa, alcuni leader di una fazione del TPLF che rischia di provocare una scissione al suo interno, hanno comunicato di aver stabilito rapporti con il governo di Asmara, apparentemente dopo che, per l’appunto, il rapporto tra il governo di Abiy Ahmed e Isaias Afwerki si era deteriorato.

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