Le tappe della mobilitazione
19 maggio 2009: inizia la campagna “Caccia al caccia! Diciamo NO agli F35”
luglio 2009: vi confluisce la “Campagna di indignazione nazionale” promossa da GrilloNEWS
21 dicembre 2009: la mobilitazione cerca di consegnare (inutilmente) le prime 20.000 firme raccolte (e 120 adesioni di organizzazioni) al Governo
nel 2010 la campagna ottiene il sostegno fattivo di Unimondo, di Science for Peace e di DisArmiAmo La Pace di Varese che organizza (a novembre e dicembre) una pressione via mail sul Parlamento di oltre 5.500 persone e diverse associazioni
luglio 2010: alla Camera (primi firmatari on. Pezzotta e Sarubbi) e al Senato (primo firmatario sen. Veronesi) vengono presentate due mozioni contro il JSF, mai discusse
24 novembre 2010: durante il convegno “Volano gli aerei o i costi?” per la prima volta il Ministero della Difesa ammette ufficialmente che sono sorti dei dubbi sull’acquisto di tutti i caccia previsti
12 aprile 2011: la campagna scrive ai capigruppo della Camera chiedendo una discussione in merito al progetto F-35
21 settembre 2011: parte la seconda fase della campagna, denominata ora “Taglia le ali alle armi!”. Nella prima fase sono state raccolte 19.900 adesioni online, 16.000 firme cartacee e 388 adesioni di organizzazioni
25 febbraio 2012: oltre cento eventi, presidi, mobilitazioni e raccolte firme hanno animano la Giornata nazionale di mobilitazione contro gli F-35
28 marzo 2012: votate in parlamento le mozioni F-35: qualche spiraglio verso il ripensamento sul programma
16 ottobre 2012: la Difesa ammette l’aumento di costi per ogni esemplare del caccia come da sempre affermato dalla nostra campagna
6 dicembre 2012: “Taglia le ali alle armi” si mobilita in piazza a Roma contro l’approvazione della Riforma Di Paola che prevede per il futuro sempre più risorse per gli investimenti in armi, in particolare per i caccia F-35
10 aprile 2013: dopo aver sottolineato che – secondo le dichiarazioni in campagna elettorale – il nuovo Parlamento potrebbe vedere una larga maggioranza contro gli F-35 la Campagna “Taglia le ali alle armi” incontra alla Camera Deputati e Senatori interessati a lavorare congiuntamente sul tema delle spese militari
26 giugno 2013: si conclude la discussione alla Camera sulle mozioni “NO F35” stimolate anche dalla campagna; il risultato configura un ennesimo rinvio della decisione con solo qualche minimo spiraglio per la sospensione del programma
16 luglio 2013: anche al Senato la discussione sulle mozioni “NO F35” non porta ad una cancellazione del programma che continua ad essere la richiesta di “Taglia le ali alle armi”
1 ottobre 2013: i rappresentanti di “Taglia le ali alle armi” vengono ascoltati in audizione della Commissione Difesa della Camera, annunciando l’acquisto di ulteriori tre caccia F35 deciso dalla Difesa senza avvertire il Parlamento, disattendendo in pieno i voti di giugno e luglio nei due rami parlamentari
18 ottobre 2013: il Governo risponde in aula alla Camera dei Deputati ad una interpellanza sugli F35presentata a seguito della denuncia di nuovi acquisti della nostra Campagna, ma non fornisce alcun chiarimento reale e concreto
20 novebre 2013: viene lanciato il primo di una serie di video a sostegno della campagna “Taglia le ali alle armi”, con l’intento di rndere chiaro ed evidente lo spreco di denaro per gli F-35 e i possibili investimenti alternativi.
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