Il gigante dello streaming Netflix continua la sua espansione in Africa, attraverso una nuova serie televisiva prodotta e destinata al Kenya. “Country Queen” fa il suo debutto sulla piattaforma online il 15 luglio, e porta in scena la vita di una organizzatrice di eventi con comportamenti inusuali per gli standard concessi alle donne del suo paese.
La serie punta ad offrire al mercato nazionale un ritratto sfumato e complesso della società kenyana d’oggi. Racconti con pretesti simili non sono solitamente disponibili nel mercato locale. Che di solito si deve accontentare di film hollywoodiani o di produzioni locali di bassa gamma. Quest’ultime vanno dalle soap opera ai film di edutainment, basati su un miscuglio di intrattenimento e veicolazione di messaggi educativi.
Netflix punta quindi ad intercettare un pubblico assetato di contenuti locali più aderenti al Kenya contemporaneo.
La compagnia americana ha già applicato la stessa logica dal 2016 in Nigeria e Sudafrica (paesi anglofoni, con demografie importanti e industrie cinematografiche sviluppate). Sia come produttore che come semplice oste di film e serie, propone soggetti che difficilmente troverebbero spazio su altre reti.
Alla base di tanto dinamismo narrativo, c’è la prospettiva di allargarsi in un mercato di spettatori a livello continentale ancora tutto, o quasi, da conquistare. Un orizzonte attraente, soprattutto vista la stagnazione della crescita in Nord America e il rallentamento in Europa.