Gridare tutta la nostra indignazione, metterci il nostro corpo e non solo la faccia, esigere un cambio di rotta dell’Italia e dell’Europa, complici delle stragi dei migranti, di fronte agli ennesimi crimini di omissione di soccorso! Non ci resta che questo, dopo le ultime tragedie del Mare Nostrum.
Secondo quanto ricostruito da Alarm Phone, il servizio telefonico di Watch The Med dedicato ai migranti in difficoltà, la notte tra il 14 e il 15 agosto è partito dalla Libia un gommone con a bordo 81 persone (inizialmente la notizia parlava di 65). Stando alle telefonate ricevute dai volontari, l’imbarcazione avrebbe cominciato ad avere dei problemi da subito tanto da chiamare in maniera concitata per avere soccorso.
«Eravamo alla deriva quando siamo stati raggiunti da una motovedetta libica con cinque uomini armati a bordo. I miliziani ci hanno detto che ci avrebbero salvati e riportati in Libia se gli davamo i cellulari e i soldi, ma noi non avevamo soldi. È cominciata una discussione e alla fine loro hanno sparato sul gommone, hanno colpito il motore e alcune taniche di benzina. Ci siamo gettati in acqua, ma molti di noi sono morti».
Nel naufragio, hanno dichiarato alcuni dei 36 superstiti, sono morte 45 persone tra cui cinque bambini, secondo quanto ricostruito dall’Organizzazione internazionale per le migrazione. Ai morti si aggiunge la sorte dei sopravvissuti che, recuperati da un peschereccio, una volta portati sulla terraferma, sono stati trasferiti in un centro di detenzione libico, uno di quelli gestiti dal governo di Tripoli. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni, di cittadini provenienti da Senegal, Mali, Ciad e Ghana.
Subito dopo quella strage, in meno di una settimana, ne sono avvenute altre tre: il bilancio totale è di 100 morti e altre 160 persone sparite dopo aver preso il largo! Non posiamo restare a guardare e a contare senza muoverci!
E’ gravissimo che sia proprio l’Italia a finanziare la guardia costiera libica. Il governo italiano continua nei fatti le politiche di respingimento dei migranti violando il diritto internazionale che prevede l’obbligo di accoglienza dei profughi che scappano da guerre e da violazioni di diritti umani. Inoltre l’Italia tiene ancora bloccate nei porti ben quattro navi che potrebbero salvare altri migranti. “Le vostre mani grondano sangue” tuonava il profeta Isaia ai capi del popolo ebreo responsabili dei crimini contro i più indifesi (Is 1,15).
Noi diciamo basta! Con papa Francesco, che domenica scorsa nell’Angelus ha detto con emozione che “Dio ci chiederà conto di tutte le vittime dei viaggi della speranza”, abbiamo a cuore la vita di questi fratelli e sorelle in pericolo e sentiamo più che mai il dovere di muoverci per evitare la prossima strage! “I ritardi registrati nei mesi recenti e l’omissione di assistenza, sono inaccettabili e mettono vite umane in situazioni di rischio evitabili” hanno dichiarato giovedì scorso Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Migranti) e l’Oim. Se continua così tra diversi allarmi inascoltati e mancati interventi delle avremo presto altri morti. Dobbiamo muoverci anche e soprattutto se è ancora per molti tempo di vacanza. Anche e soprattutto perché, mentre come ogni agosto, si riaffollano le spiagge italiane (e il Covid ne approfitta), la notizia di questa strage e di questa ennesima detenzione sta passando tranquilla senza clamori. Né da parte della politica né da parte della Conferenza Episcopale italiana. E siamo molto indignati riguardo le esternazioni del governatore Musumeci che usa i migranti per scopi elettorali.
In tempi difficili per ritrovarci fisicamente proponiamo, a tutti e tutte coloro che hanno a cuore questa causa:
- un digiuno il giorno VENERDI 28 agosto, come segno di protesta contro l’indifferenza e di solidarietà con i migranti, secondo le modalità possibili ad ognuno/a.
- una foto da inviare sui social VENERDI 28 agosto con il proprio volto e un cartello con scritto #esefossimonoiadaffogare?Adessobasta!
Nella speranza di poter presto tornare a ritrovarci dal vivo per dire basta a questi crimini con molti altri gesti, restiamo umani, vigilanti e appassionati della giustizia e della dignità di ogni vita umana.
I primi firmatari:
Associazione Casa Amadou
Associazione Laudato si – Un alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale
Centro Astalli
CIAC (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione)
CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari italiani)
Comitato 3 ottobre
Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani
Comunità comboniana di Castelvolturno (CE)
Emmaus Italia
Fondazione Casa della carità (Angelo Abriani)
GIM (Giovani Impegno Missionario)
Gruppo Abele
Libera
Nigrizia
ResQ-People Saving People
SUAM (Segretariato unitario animazione missionaria degli Istituti missionari)
Per adesioni (personali e di gruppi, associazioni, etc.) scrivere a: redazione@nigrizia.it
ADESIONI
Coordinamento CIPSI Solidarietà e Cooperazione, Comunità Emmaus Aselogna, Assemblea Permanente antirazzista antifascista di Vicofaro, Associazione Centro Documentazione Polesano Onlus di Rovigo, Salviamoli Salviamoci di Spilamberto (MO), ARCI RED, Vincenzo Zambello, Elisabetta Ersego, Catia Andruccioli, Paola Negri, Associazione Sulle Orme Onlus, associazione COMI Cooperazione per il mondo, blog “la bottega del barbieri” (http://www.labottegadelbarbieri.org/), redazione di www.africa-express.info, Anna Bellamacina, Adriano Bustreo, Centro Sociale Ex Canapificio, Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta, Nunzio Giannoccaro, don Alfredo Costamagna, Agnese Fiducia, Daniela Pantaloni, Associazione di volontariato San Francesco d’Assisi onlus, Vera Sorrentino, Ass. Scuola di pace Napoli, il giornale www.ildialogo.org, Associazione Volontari Terzo mondo Magis, Padre Luciano Marchesini, Associazione Monastero del Bene Comune, Associazione Madiba Sinnai Onlus, don Franco Barbero, Fiorentina Charrier, Il blog “Dire bene di”, Il Coordinamento delle Associazioni della Vallagarina per l’Africa – CAVA, Simonetta D’Amico, Ettore Fasciano, Grazia Rolli, Barone Lucio, ACSE (Associazione comboniana servizio migranti e profughi), Fondazione don Tonino Bello – Alessano, Chiesa Cristiana Vetero Cattolica, Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo, Associazione Mediterraneo Siamo Noi, La redazione di Pressenza, Sergio Falcone, Roberto Moscati, Lella Zago, Simone Persiani, Gruppo Regionale Immigrazione e Salute (GrIS Sicilia), Ce.Svi.Te.M. Onlus, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Le Comunità Cristiane di Base italiane, Missionari Scalabriniani per l’Europa e l’Africa, Giustizia, Pace e Integrita’ del Creato (GPIC), OFM Conv., Associazione Agenzia Habeshia, don Mussie Zerai Yosief, Suor Michela Mazzini, Paola Cattoretti, Gaia Veronesi, Baobab Experience, Chiara Marangio, associazione APS Meticcia (Lecce), Comunità Emmaus Villafranca, don Giacomo Antonio Ubbiali, P. Giorgio A. Pisano e comunità parrocchiale s. Cuore di Gesù, Portici, Rete Radiè Resch di Quarrata (PT), Redazione In Dialogo – Quarrata (PT), Maria Bombacigno, Presidente del Centro Culturale Multietnico La Tenda, Maurizio Petrelli, Agenzia Generale di Portici, Cristina Bassi, Bottega Diversa- GAS dell’Appennino Reggiano, AssoPacePalestina, Domenico Fiorini, Cornelia Isabel Toelgyes, Luigi Brambillaschi, Raffaella Ravinetto, Patrizia Cromi, Rita Sepe, Oreste Pastore, Sergio Serafini, Giuseppe Mantegazza, Maddalena e Antonio Tomba, Gianluca Gaidano, gruppo LMC di Bologna, Carlo Cefaloni, Daniele Pompejano, Sabina Bombacigno, Emilio Vanoni, Giosuè Brunetti, Gruppo Lettura della Parola – Porto S.Pancrazio – Verona, Terrarossa onlus – Verona, Giuseppa Bensi e Roberto Bruschi, Serena Indirli, Marco Palomba, Lorenzo Guadagnucci, Catia Andruccioli, Daniele Moschetti, Giovanni Tebano, Lisa Serio, Domenico Chiarantoni, CIPSI Solidarietà e Cooperazione, Fabiana Martini, Articolo 21 del Friuli Venezia Giulia, Fernanda Pajoro, Marco Maffeis, Francesco Silvestri, Jolanda Gigli, Associazione Centro Culturale San Martino- Regione Puglia, Corrado Tosi, Francesca Cavallo, Eliana Prevedello, Maria Vella, Gian Battista Moroni, Pellegrino Gambardella, Associazione Chirom e … chi no, La Kumpania srl, Edgardo Olimpo, Pierpaolo Loi, Valeria Novielli, sr Cecilia Maracci, Carla Pometti, Ilaria Londi, Celestino Serinelli, Antonio Soffientini, dell’Associazione “Amici di Emmaus ODV” di Piadena Drizzona (CR), Silvana Testa, Marco Pacini, Mani Rosse Antirazziste, Salvatore Buonocore, Associazione Progetto Incontro di Montesilvano (PE), Carmelo Roccaro, Al Kharub coop. Soc, Gabriele Gabrieli, Samanta Fanti, A.P.S. Gruppo Mission, don Marco Tenderini, Centro socio culturale San Magno, United Colours F.C., Fraternità Parola e Vita, Piombino (Li), ADIF (Associazione Diritti e Frontiere), Giovanna Tringali, Centro Giovani Agorà – Portici, Pietro Benedetti, Occhi Aperti soc.coop.soc. Onlus, Fr Enrico Muller, Senait Dawit , Adriana De Mitri, associazione Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne, Ospiti in Arrivo ONLUS di Udine, l’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela, Roberta Mori, Associazione Esodo, Gruppo Cattolici per la vita della valle, Don Carmine Miccoli, Giovanni Costanzo, comitato AICS di Viterbo, Sabina Bombacigno, Comunità nascente di Torino, Anna Serafini, Claudia Fanti, Francesco Miotti, Comunità nascente di Torino
IBAN IT23M0503411715000000012639
Causale TITOLO DELLA CAMPAGNA
Oppure con il conto corrente postale numero 7452142
Intestato a Fondazione Nigrizia Onlus
Le vostre offerte sono detraibili/deducibili fiscalmente