Egitto: stop ad archeologi per mostra “afrocentrica” di un museo
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L’esposizione a Leida tratta dell'influenza dell'antico Egitto sui musicisti neri, come Beyoncé e Rihanna
Egitto: bloccati archeologi a Saqqara per una mostra “afrocentrica” di un museo olandese
Non è la prima volta che le autorità egiziane condannano il tentativo di «falsificare la storia» di chi dipinge come africane le icone della loro civiltà. È successo anche con la nuova serie di documentari di Netflix con la Cleopatra nera
08 Giugno 2023
Articolo di Redazione
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A un gruppo di archeologi del Museo nazionale delle antichità (Rmo) di Leida (Olanda) è stato vietato di effettuare scavi nella ricca necropoli egiziana di Saqqara, dopo che il museo ha allestito una mostra che ha suscitato la condanna delle autorità egiziane.

La mostra si chiama Kemet: Egypt in Hip Hop, Jazz, Soul & Funk e tratta dell’influenza dell’antico Egitto sui musicisti neri, tra l’altro rilanciando immagini di Beyoncé e Rihanna abbigliate come Nefertiti. Dopo l’inaugurazione, il museo ha ricevuto un’e-mail dal capo delle missioni estere del Servizio Antichità egiziano in cui si afferma che il museo “falsifica la storia” con il suo approccio “afrocentrico”, come ha riportato lunedì il quotidiano olandese NRC.

Il museo ha definito l’argomentazione “infondata” e ha espresso disappunto per il divieto.

Wim Weijland, direttore generale del museo, ha confermato alla CNN via e-mail che le autorità egiziane hanno negato all’istituzione il permesso per la prossima stagione di scavi a Saqqara.

Il ministero delle Antichità egiziano non ha commentato. Il mese scorso, tuttavia, media egiziani hanno riferito che la mostra aveva fatto arrabbiare un esperto locale di antichità, secondo il quale essa, appunto, sosteneva una “teoria afrocentrica”. L’evento ha spinto un parlamentare egiziano a chiedere al governo cosa stesse facendo per «affrontare la distorsione» dell’immagine «della civiltà egiziana».

Oltre a foto e video musicali di Beyoncé e Rihanna con ornamenti che richiamerebbero la regina egizia iconica per il suo busto esposto a Berlino, la mostra presenta una scultura moderna del rapper Nas basata sulla famosa maschera d’oro del re Tutankhamon; diversi costumi di Sun Ra ispirati all’Egitto; e canzoni di artisti che vanno da Nina Simone e Fela Kuti a Erykah Badu e Lauryn Hill.

La mostra intende dimostrare come l’Antico Egitto e la Nubia siano stati «un’innegabile fonte di ispirazione per i musicisti di origine africana per oltre 70 anni».

La polemica arriva solo poche settimane dopo che le autorità egiziane hanno condannato una nuova serie di documentari di Netflix in cui un’attrice di colore impersona Cleopatra.

Saqqara, un vasto terreno di sepoltura situato a circa 20 miglia a sud della capitale Il Cairo, e ospita la piramide più antica dell’Egitto, la piramide di Djoser. Negli ultimi anni è stato il luogo di numerose importanti scoperte.

Da più di 40 anni il museo olandese vi svolge scavi annuali. La campagna di scavo più recente si è svolta all’inizio di quest’anno, tra il 19 febbraio e il 23 marzo

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