Egitto-Etiopia: nuove tensioni per il riempimento della GERD
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Il quinto maxi-stoccaggio di acqua del Nilo nella diga etiope allarma Il Cairo che teme un “effetto catastrofico”
Egitto-Etiopia: nuove tensioni per il riempimento della GERD
21 Giugno 2024
Articolo di Redazione
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Foto satellitari scattate a inizio settimana hanno rivelato i preparativi dell’Etiopia per avviare la quinta fase di riempimento dell’enorme invaso della controversa Grande diga della rinascita (GERD) sul Nilo Azzurro.

A riguardo il governo egiziano ha espresso grande timore, dichiarando che l’ulteriore trasferimento di acqua dal fiume alla diga potrebbe avere un “effetto catastrofico” sull’indispensabile quantità di cui l’Egitto necessita. L’avvio del quinto riempimento è previsto per la fine di luglio, ma avverrebbe ancora una volta senza alcun accordo o coordinamento con i paesi a valle, Egitto e Sudan.

Come noto, la diga etiopica ha rappresentato per oltre un decennio un importante elemento di contesa tra Etiopia, Sudan ed Egitto, con quest’ultimo in particolare che teme di trovarsi privo di una quantità di acqua del Nilo indispensabile per garantire la sopravvivenza delle sue popolazioni.

Mohammed Nasr Allam – ministro egiziano delle Risorse Idriche e dell’Irrigazione dal 2009 al 2011 – ha dichiarato a The New Arab che il riempimento etiopico della diga sarebbe disastroso per l’Egitto, soprattutto se coincide, come in questo caso, con la stagione di riduzione della portata del Nilo in Egitto.

Il riempimento, pertanto, «deve essere bloccato», ha detto l’ex ministro, aggiungendo che «tutto questo diventerà chiaro nelle prossime quattro o sei settimane».

Sul caso è intervenuto anche l’ex viceministro degli Esteri egiziano, Hussein Hureidi, dichiarando che «l’Egitto sta adottando tutte le misure necessarie per ridurre i danni causati in questo lasso di tempo dalla diga».

Secondo Nadir Nour al-Din, professore specializzato in risorse idriche presso l’Università del Cairo, «l’entità dei danni causati dal riempimento non può essere stimata ora», e si dovrà comunque attendere l’annuncio ufficiale del governo di Addis Abeba riguardo al quinto riempimento.

Un secondo docente, Mohammed Hafiz, ha dichiarato infine che le foto satellitari hanno mostrato per ora un leggero aumento del livello dell’acqua intorno a due piccole isole nel bacino della diga. Ha aggiunto che ciò è dovuto alla chiusura dei due punti di ingresso nel bacino, cosa che non priverebbe il Sudan e l’Egitto di una grande quantità di acqua.

Va ricordato che i negoziati tra Egitto ed Etiopia in merito alla diga si erano interrotti alla fine del 2023. Il ministero egiziano delle Risorse Idriche e dell’Irrigazione dichiarò all’epoca che i colloqui non avevano avuto successo a causa del “persistente rifiuto” dell’Etiopia di accettare qualsiasi compromesso.

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