Il presidente dell’Eritrea Isaias Afwerki è arrivato ieri a Pechino per una visita di stato di quattro giorni in Cina. Sun Wedong, vice ministro degli esteri, ha accolto con calore l’autocrate eritreo e la sua delegazione.

Durante la sua visita, secondo il canale informativo cinese Cgtn, Isaias sarà impegnato in colloqui con accento sulla partnership strategica tra i due paesi e un dialogo su questioni internazionali e regionali di interesse comune.

In incontri separati con il premier Li Qiang, il presidente Isaias discuterà di questioni politiche, economiche, finanziarie, di sviluppo sociale e commerciale miranti a consolidare ulteriormente il loro già positivo partenariato bilaterale.

Innegabile l’importanza geostrategica e geopolitica per la Cina dell’Eritrea, con la sua lunga costa sul Mar Rosso che le permetterebbe facile accesso al Canale di Suez e all’Europa a nord, come pure ai paesi del Golfo e all’Oceano Indiano a sud. Grande è, infatti, l’interesse di Pechino nel rinforzare la sua dominazione sull’intero Corno d’Africa.

L’Eritrea, tra l’altro, confina con Gibuti, dove la Cina è presente dall’agosto 2017 con una base militare, la prima costruita fuori dai suoi confini.

La visita di Afwerki coincide, tra l’altro, con il 30° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Isaias ha visitato la Cina in diverse occasioni, l’ultima nel lontano 2006 per il vertice di Pechino sulla cooperazione Cina-Africa.

L’Eritrea ha aderito all’iniziativa della Belt and Road (Nuova via della seta) nel 2021 e l’anno successivo i due paesi avevano deciso di sviluppare i loro legami con una più stretta partnership strategica. Il ministero degli esteri cinese ha dichiarato che questa visita inietterà nuova energia nello sviluppo globale delle relazioni tra Cina-Eritrea.

«Il contributo della Cina per la trasformazione dell’attuale ordine internazionale in relazioni più eque tra popoli e nazioni favorirà la nascita di un nuovo sistema globale», ha dichiarato nel suo dialogo con Li Qiang il presidente eritreo, al potere da quando il paese conquistò l’indipendenza dall’Etiopia, nel 1993, data in cui instaurò il suo consolidò ufficialmente il suo legame con Pechino.