Eritrea: scarcerato il vescovo cattolico di Segheneiti - Nigrizia
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Era stato arrestato il 15 ottobre e detenuto senza processo
Eritrea: scarcerato il vescovo cattolico di Segheneiti
30 Dicembre 2022
Articolo di Redazione
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Abune Fikremariam Hagos

Il vescovo cattolico di Segheneiti, Abune Fikremariam Hagos Tsalim, arrestato e incarcerato senza alcun processo in Eritrea il 15 ottobre scorso da agenti dei servizi di sicurezza dopo lo sbarco all’aeroporto internazionale di Asmara, è stato liberato il 28 dicembre insieme a padre Mihretab Stefanos, responsabile della parrocchia di San Michele, a Segheneiti.

Nessuna notizia riguardo a padre Abraham, frate minore cappuccino, operante a Tesseney e arrestato lui pure ad ottobre. Il governo non ha mai rivelato il motivo del loro sequestro e della loro detenzione, contro la quale nei mesi scorsi si è mobilitata anche la diaspora cattolica eritrea in Italia e non solo.

L’Eritrea, dove dall’indipendenza nel 1991 non sono mai state organizzate elezioni nazionali, è stata finora governata in modo autocratico da Isaias Afwerki, in un regime è stato di frequente assimilato a quello della Corea del Nord.

La Chiesa cattolica – entità religiosa i cui aderenti sono circa il 4% della popolazione ed è riconosciuta ufficialmente insieme a Chiesa ortodossa, luterana e ai musulmani sunniti – ha chiesto spesso al governo di introdurre un sistema democratico.

Dal 2019, tuttavia, il regime ha nazionalizzato scuole e centri sanitari fino allora gestiti da gruppi religiosi, sostenendo che tali infrastrutture non possono essere portate avanti da queste istituzioni.    

Reiterate sono state le accuse dell’Onu e della comunità internazionale di violazione nel paese dei diritti umani basilari, tra cui quelli religiosi. Il partito unico ha il controllo assoluto dei singoli e della società, e sono all’ordine del giorno abusi, torture ed esecuzioni sommarie sulla popolazione.

Nel paese uomini e donne dai 17 anni in poi – ma a volte anche più giovani – sono costretti alla leva obbligatoria per il servizio militare a tempo indeterminato e, per lo stesso motivo, nessuno, se non per casi speciali, può ottenere un passaporto prima dei 60 anni.

Questo spiega la fuga dal paese, con qualsiasi mezzo, di centinaia di migliaia di giovani.

Nel video il vescovo accolto dalla comunità cattolica.

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