Getachew Reda, portavoce del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) ha dichiarato ieri che è iniziata la cessione degli armamenti pesanti delle Forze di difesa del Tigray (Tdf) all’esercito nazionale etiopico.
Era questa una delle condizioni previste negli accordi di pace siglati in Sudafrica lo scorso 2 novembre. Il trasferimento delle armi è stato confermato dai rappresentanti dell’Unione africana incaricati di monitorare le operazioni.
Nella cerimonia di consegna degli armamenti, il rappresentante delle Tdf, Mulugeta Gebrechristos, ha dichiarato che è questo un passo fondamentale per la completa restaurazione della pace. Aleme Tadesse, a nome dell’esercito federale, ha detto dal canto suo: «Siamo tutti parte di un’unica Etiopia. Noi e le Forze di difesa del Tigray abbiamo abbandonato, in un clima di comprensione reciproca e di pace, le rispettive posizioni difensive».
Oltre al disarmo del Tplf, l’accordo di pace include la restaurazione in Tigray dell’autorità del governo federale, la ripresa degli aiuti umanitari, il ripristino dei servizi basilari, la riapertura e l’accesso alle comunicazioni e il ritiro delle truppe straniere, cioè eritree. Condizione, quest’ultima, che secondo il portavoce del Tigray, non si è ancora verificata.
Accoppiata Parigi-Berlino
Intanto c’è da segnalare che domani saranno ad Addis Abeba, per una visita congiunta, le ministre degli esteri di Francia e Germania, Catherine Colonna e Annalena Baerbock, con l’obiettivo di sostenere il processo di pace e anche di affrontare il tema della ristrutturazione del debito pubblico dell’Etiopia. Ristrutturazione sollecitata dai paesi del G20, il forum dei paesi industrializzati.
La ministra degli esteri francese annuncerà che Parigi darà 10 milioni di euro per ripristinare la rete elettrica nelle regioni toccate dal conflitto e 18 milioni per rafforzare l’agricoltura e la sicurezza alimentare.