Etiopia: migliora la situazione umanitaria in Tigray - Nigrizia
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Il capo dell’Unhcr in visita nella regione: "progressi nella ricostruzione e nel sostegno alla popolazione ma serve fare di più"
Etiopia: migliora la situazione umanitaria in Tigray
09 Febbraio 2023
Articolo di Redazione
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Filippo Grandi

«Mentre gli anni più recenti sono stati terribilmente difficili per le popolazioni colpite dai conflitti, mi ha incoraggiato molto constatare i progressi compiuti verso la pace completa nel nord Etiopia e nel vedere l’immenso sforzo compiuto per far giungere maggiori aiuti umanitari a chi ha perduto tutto». Queste le parole dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr) Filippo Grandi, a conclusione di tre giorni di visita in Etiopia.

Un viaggio nel corso del quale ha potuto incontrare la presidente Sahle-Work Zewde, il vice primo ministro e ministro degli esteri Demeke Mekonnen e altri funzionari, e visitare diverse comunità di persone disperse nella regione del Tigray che con la firma della pace a novembre ha iniziato un percorso di ricostruzione, dopo due anni di guerra civile. Tra queste anche una comunità di eritrei trasferiti in un campo rifugiati nella regione Amhara, dove risiedono oltre 22mila persone.

«Ho visto l’attuarsi di un progresso notevole – ha aggiunto il commissario – la gente riceve finalmente adeguata assistenza. Diversi hanno già intrapreso la strada del ritorno a casa, anche se resta da fare molto di più per sostenere la ricostruzione e l’opera di recupero nelle tre regioni di Afar, Amhara e nello stesso Tigray».

«Sarà di importanza fondamentale – ha aggiunto – proseguire con le operazioni in corso, incluso l’incoraggiamento al rientro volontario degli sfollati alle loro comunità». 

L’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ochoa) ha registrato che tra metà novembre e fine gennaio quasi 4 milioni di persone hanno ricevuto regolare assistenza nella distribuzione di cibo, medicine, vestiti, coperte e materiali domestici.

In Etiopia i rifugiati e gli stranieri che cercano asilo sono tuttora 800mila, soprattutto da Sud Sudan, Somalia ed Eritrea. Questo oltre a 4.2 milioni di sfollati interni.

A riguardo Grandi ha elogiato il governo etiopico dichiarando: «Ciò che andrebbe fatto in tutto il mondo è creare programmi di assistenza integrata che sostengano sia i rifugiati che le comunità ospiti, ed è molto incoraggiante vedere gli sforzi del governo per realizzare tutto questo in Etiopia».

Il Commissario dell’Unhcr ha concluso la visita dichiarando che sarà necessario raccogliere 370 milioni di dollari per continuare ad assistere e proteggere i rifugiati e le famiglie sfollate, mentre dovranno essere trovate soluzioni a lungo termine anche per prestare assistenza a migliaia di persone trasferitesi a causa della siccità e della carestia.     

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