Etiopia: scontri armati tra milizie amhara ed esercito - Nigrizia
Conflitti e Terrorismo Etiopia
La ribellione dopo l’imposizione di sciogliere le forze speciali dello Stato-regione
Etiopia: scontri armati tra milizie amhara ed esercito
11 Aprile 2023
Articolo di Redazione
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Membri civili della milizia amhara Fano in marcia nel distretto di Kobo, il 20 febbraio 2022 (Credit: Halima Gikandi/The World)

Due operatori del Servizio di assistenza della Chiesa cattolica (Catholic Relief Services – Crs) sono rimasti uccisi il 9 aprile nella città di Kobo, nella regione Amhara, vicino al confine con il Tigray. Secondo l’Associated Press, la città è stata teatro di combattimenti tra l’esercito etiopico e le forze armate regionali Amhara (Fano).

In tutto lo Stato-regione, la scorsa settimana si sono verificati disordini e scontri tra milizie locali, popolazione e forze dell’esercito nazionale, scoppiati in seguito alla decisione del governo, annunciata il 6 aprile, di sciogliere le forze speciali di 10 Stati-regione – che godevano di una sostanziale autonomia -, per integrarle nella polizia o nell’esercito federale.

Nel frattempo è stato introdotto il coprifuoco notturno in tutta la regione. In particolare, i residenti nella città di Dessiè hanno organizzato grandi proteste ieri, con gruppi di giovani che hanno bloccato le strade e bruciato pneumatici.

Lo scioglimento delle forze speciali dell’Amhara, hanno denunciato i leader politici e militari delle milizie, lascerebbero la regione vulnerabile agli attacchi delle regioni vicine, tra cui Tigray, i cui leader hanno firmato un accordo di pace con il governo federale a novembre per porre fine a una guerra che in due anni aveva fatto decine di migliaia di vittime.

Le forze amhara avevano combattuto nel conflitto a fianco dell’esercito federale dando un notevole contributo. Da rilevare che, nella capitale Addis Abeba, l’arresto di giornalisti, commentatori e organizzatori della comunità amhara negli ultimi giorni si era andato intensificando.

Il primo ministro Abiy Ahmed ha affermato che l’integrazione delle forze speciali regionali è necessaria per garantire l’unità nazionale in un paese con una lunga storia di conflitto inter-etnico.

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