In Africa occidentale e nel Sahel, 27 milioni di persone attualmente soffrono la fame o la malnutrizione. Questa cifra potrebbe aumentare del 40% e raggiungere 38 milioni di persone entro giugno. Sono i dati forniti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), che ha organizzato per oggi una consultazione internazionale che riunirà i leader africani, europei e gli organismi dell’Onu.
Le ragioni della crisi sono molte: la precarietà, la siccità, ma anche gli effetti inflazionistici sui prezzi dei generi alimentari, a seguito della pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina.
Tra le regioni messe sotto la lente della Fao ci sono il Sahel e il Lago Ciad, dove in 4 anni è quadruplicato il numero delle persone affette da malnutrizione. In particolare, tra il 2015 e il 2022 il numero delle persone bisognose in Burkina Faso, Niger, Ciad, Mali e Nigeria è passato da 7 a 27 milioni.
Il motivo è l’insicurezza visto il proliferare nell’area di gruppi armati, di terrorismo e anche di colpi di stato. Gli spostamenti di popolazione dovuti a questi conflitti stanno battendo tutti i record. E i contadini lontani dai loro campi non possono più lavorare, il che rafforza l’insicurezza alimentare. Altro fenomeno aggravante: siccità e cambiamento climatico .
Infine, dalla pandemia di Covid-19, i prezzi delle materie prime sono in costante aumento. L’inflazione è stata alimentata per un mese dalla guerra in Ucraina, con l’aumento del costo dell’energia e quindi dei trasporti, nonché dalla scarsità del grano ucraino da cui dipendono molti paesi. L’Africa occidentale e il Sahel sono intrappolate in una catena di circostanze che la Fao spera di rompere con la solidarietà internazionale.
Philippe Adapoe, direttore dell’organizzazione Save the Children per l’Africa occidentale e centrale, racconta che «la situazione costringe centinaia di migliaia di persone a trasferirsi in comunità diverse e vivere in famiglie ospitanti che già vivono in condizioni difficili. Non c’è abbastanza cibo, per non parlare di quello nutriente per i bambini. Dobbiamo aiutarli con urgenza perché la loro salute, il loro futuro e anche la loro vita sono in pericolo».
Le Nazioni Unite stimano che quest’anno 6,3 milioni di bambini dai 6 ai 59 mesi soffriranno di malnutrizione acuta, di cui oltre 1,4 milioni di grave malnutrizione acuta rispetto a 4,9 milioni di casi nel 2021.