Arrivato all’ultima pagina di Giannis Antetokounmpo, Odissea anche il lettore che non si è mai interessato al mondo della pallacanestro si accorgerà di aver imparato tutto, o quasi, della mitica Nba (National Basket Association) americana e che termini all’inizio ostici come playoff, draft, spin move, eurostep gli sono diventati famigliari.
C’è tantissimo basket nelle 230 pagine del libro recentemente pubblicato da 66thand2nd perché il protagonista, nato in Grecia da genitori nigeriani, grazie a questo sport riscatta la sua vita di ragazzino apolide e in pochi anni si afferma come star di prima grandezza nel campionato Nba portando la sua squadra, i Milwaukee Bucks, alla vittoria nel luglio 2021. Esattamente 50 anni dopo la loro prima e unica affermazione.
L’autore sfoggia una vastissima conoscenza dei fuoriclasse di oggi e di ieri, descrive nei dettagli le azioni di gioco delle partite più importanti, ma soprattutto celebra la travolgente carriera di Giannis offrendo una visione a 360 gradi delle sue caratteristiche sportive e umane.
L’infanzia non facile a Sepolia, distretto operaio a nord di Atene, dove papà Charles e mamma Veronica, lasciato a Lagos il primogenito, cercano di costruire un avvenire migliore per i quattro figli nati sul suolo greco. Giannis è il secondo, legatissimo al fratello maggiore Thanasis con cui inizia a frequentare la palestra dei Filathlitikos giocando nella squadra giovanile. I due condividono tutto, anche le prime scarpe da basket: ne hanno un paio solo e per questo si alternano in partite e allenamenti.
Il punto di svolta arriva nel 2011, a soli 16 anni, con il passaggio nella prima squadra. I talent scout notano la dedizione e l’adattabilità di quel ragazzone alto e magrissimo, a dicembre 2012 arriva il primo contratto importante con gli spagnoli del Saragozza, in cui i suoi agenti fanno inserire la clausola “Nba escape”. Tutto corre velocissimo: la convocazione per la nazionale greca, il suo nome nel draft Nba 2013 a fine giugno a New York.
Ma prima c’è un problema da risolvere: Giannis è un immigrato clandestino, invisibile e inesistente per lo stato in cui è nato. Finalmente il 9 maggio 2013 lui e Thanasis ricevono le carte della cittadinanza greca grazie a una speciale “esenzione governativa” che fa imbufalire i neonazisti di Alba Dorata. Come un nuovo Ulisse, Giannis varca le colonne d’Ercole – in diversi momenti Cassini compara il giovane Antetokounmpo al protagonista dell’Odissea – e approda a Milwaukee, selezionato dai dirigenti dei Bucks.
Il 9 dicembre 2013 entra in campo per il suo primo minuto in Nba. Nove anni dopo ha al suo attivo una serie impressionante di record, gioca ancora nella stessa squadra che, trainata dal suo impegno come playmaker, cresce con lui fino a vincere il campionato 2021 nel nuovo stadio Fiserv Forum. Dal 2019 anche Thanasis gioca nei Milwaukee Bucks.