Un blackout quasi totale delle connessioni ha colpito ieri numerosi paesi dell’Africa centrale e occidentale, isolandoli dal resto del mondo, con particolari ripercussioni per i commerci, i servizi e in generale tutto il mondo della digital economy.
I paesi maggiormente interessati dall’interruzione di Internet sono stati, nell’ordine, Costa d’Avorio, Liberia, Ghana, Benin, Burkina Faso, Maurizius e Togo, ma anche, in minor misura, Camerun, Gabon, Namibia, Rwanda, Rd Congo e Niger, secondo i dati registrati dalla piattaforma di monitoraggio Netblocks.
⚠️ Update: Metrics show the West and Central #Africa telecoms outage is ongoing, with further declines in connectivity observed to multiple countries through the day; the incident is attributed to cable damage impacting the WACS, MainOne, SAT3 and ACE subsea fiber networks 📉 pic.twitter.com/UW36sKay6J
— NetBlocks (@netblocks) March 14, 2024
All’origine del blocco, secondo i diversi operatori di telecomunicazioni, ci sarebbero molteplici guasti ai cavi sottomarini, le cui cause non sono state ancora accertate. Una delle ipotesi avanzate al momento è quella di una frana, forse legata a movimenti sismici.
Si spiegherebbe così il fatto che in Costa d’Avorio, il paese più colpito dal blackout e molto probabilmente quello in cui ha avuto origine il danno, siano stati compromessi non solo i cavi principali, ma anche quelli di “back-up”, che dovrebbero entrare in funzione in caso di emergenza.
Il radar della società Internet Cloudflare ha notato uno schema distinguibile nella tempistica di queste interruzioni, che hanno colpito le regioni da nord a sud, fino al Sudafrica, con significative riduzioni della connettività in tutto il continente.
My Broadband, un sito web sudafricano di tecnologia dell’informazione e della comunicazione (ICT) fa sapere che i cavi interessati sono quattro: West Africa Cable System (WACS), Africa Coast to Europe (ACE), MainOne e SAT3.