Papa Francesco ha nominato il Superiore generale dei missionari comboniani, P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, Vescovo ausiliare dell’Arcieparchia di Addis Abeba, capitale dell’Etiopia. Il Consiglio generale dei missionari, si legge in una nota, apprende la notizia «con un misto di sentimenti e di emozioni, tra le quali prevale la gratitudine a Dio per il dono che fin qui ci è stato fatto nella persona di P. Tesfaye come nostro Superiore Generale, oltre che come confratello. Riconosciamo – si legge ancora – che la scelta della sua persona rappresenta un dono anche per il servizio alla chiesa particolare per la cui crescita noi come Istituto collaboriamo».
Padre Gebresilasie è nato ad Harar, nell’Etiopia centro orientale, il 22 settembre 1969. È entrato nel postulandato dei Missionari comboniani del Cuore di Gesù nel 1986, ha fatto i suoi primi voti nell’Istituto dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, il 1° maggio 1991, nel noviziato di Awassa, in Etiopia, e i voti perpetui a Roma, il 1° novembre 1994; è stato ordinato Diacono a Roma il 06/01/95 e sacerdote ad Addis Abeba, nella sua parrocchia, dedicata al San Salvatore, il 26 agosto 1995. Ha prestato servizio pastorale a Khartoum (Sudan), nella parrocchia di Omdurman (1997-2000) e nel Vicariato di Awassa negli anni (2001-02); dopo un breve corso di preparazione nel campo della formazione, all’Università Salesiana di Roma (UPS), ha svolto il suo ministero nella promozione vocazionale e formazione (2003-04).
Ha ottenuto la licenza in Teologia presso la Pontificia università Gregoriana di Roma e il Diploma in studi islamici presso il Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica di Roma. Ha proseguito gli studi islamici al Dar Comboni for Arabic Studies del Cairo, e frequentato un corso di formazione presso l’Università pontificia salesiana di Roma.
Dal 2002 al 2004, Padre Gebresilasie è stato consigliere provinciale in Etiopia e nel 2005 è stato eletto Superiore provinciale dei comboniani in Etiopia, incarico che ha esercitato fino al mese di settembre 2009, quando, durante il XVII Capitolo generale del 2009 è stato eletto Assistente generale. Dal 2005 al 2009 ha servito anche come presidente della Conferenza dei Superiori maggiori religiosi dell’Etiopia (CMRS).
Nel 2015, durante il XVIII Capitolo generale, è stato eletto Superiore generale; nel XIX Capitolo Generale è stato riconfermato Superiore generale per un secondo mandato.
Dal 2017 al 2022 è stato presidente e vice presidente del Service of Documentation and Studies on Global Mission (SEDOS) e, dal 2018 al 2021, membro del Consiglio esecutivo dell’Unione Superiori Generali (USG). Sempre a Roma, ha partecipato alla prima e alla seconda sessione del Sinodo sulla Sinodalità (ottobre 2023 e ottobre 2024) come delegato eletto dell’USG.
Nel suo comunicato, il Consiglio generale dei comboniani dà conto delle procedure che fanno seguito alla nomina del Superiore generale: «Secondo disposizione canonica – si spiega nel testo -, qualsiasi funzione gerarchica esercitata nell’Istituto, cessa nel momento stesso in cui la notizia della nomina episcopale di un confratello viene pubblicata dalla Santa Sede. Con questo messaggio desideriamo perciò comunicare a tutti le modalità con cui intendiamo continuare il servizio del Consiglio Generale in questo tempo di transizione». Il comunicato prosegue: «Il Consiglio continuerà ad incontrarsi per trattare gli affari ordinari e urgenti, convocato dal Vicario Generale. La corrispondenza elettronica destinata al Superiore generale deve ora essere indirizzata al Vicario generale a vicgenmccj@comboni.org, mentre le altre comunicazioni possono seguire i canali usuali degli assistenti e del segretario generale».
La nuova elezione del Superiore generale
Il Consiglio generale specifica poi: «Una nuova elezione del Superiore generale sarà indetta al più presto secondo le modalità su cui faremo un discernimento nei prossimi giorni, nel rispetto delle disposizioni della RV 157 e in particolare 157.2, qui riportato per conoscenza: “…Qualora l’ufficio di superiore generale diventi vacante durante i primi quattro anni dei suo mandato, il vicario generale, con il consenso del consiglio, indice un’elezione extra-capitolare inviando l’elenco di cinque candidati – gli assistenti generali e altri di loro scelta – a tutti i capitolari del precedente capitolo o ai loro sostituti e successori. La persona che riceve la maggioranza assoluta è eletta per portare a termine il mandato. Qualora non si raggiunga la maggioranza assoluta nel primo scrutinio si ripete l’elezione proponendo i due nomi che ottennero più voti. In caso di parità di voti è eletto il più anziano di professione e poi di età”.
Nel testo si chiede poi a tutti di «pregare con noi per il nostro Istituto, perché sia sempre più degno del compito che il nostro Santo fondatore ci ha affidato e della fiducia che il Santo Padre ci riserva nello scegliere alcuni di noi per il ministero dell’Episcopato; preghiamo altresì per Mons. Tesfaye, implorando per lui tutte le grazie di cui avrà bisogno per il suo ministero episcopale. Guardiamo con fiducia e sereno affidamento alla Santa Vergine perché ci accompagni in questo momento», conclude poi la nota.