Mentre si spostano in avanti le date per il rilascio dei permessi legati al Decreto flussi, l’Italia risulta essere il penultimo paese europeo per numero di permessi di soggiorno rilasciati per lavoro a cittadine e cittadini extracomunitari. Dietro c’è solo la Grecia.
Il Belpaese ha infatti concesso, secondo i dati Eurostat rielaborati da Fondazione Moressa, 1,7 permessi ogni 10mila abitanti, contro una media Ue di quasi 13 permessi. Su un totale di 106mila permessi rilasciati, meno del 10% riguarda il lavoro, contro una media europea del 30%. Nella maggior parte dei casi, il 60%, i permessi riconosciuti alle persone migranti che arrivano nel nostro paese riguarda i ricongiungimenti familiari.
Secondo la classifica pubblicata da Fondazione Moressa sono i paesi Visegard, quelli solitamente additati di mala accoglienza e mancata spartizione dei migranti, a essere i primi della classifica per permessi lavorativi. In testa c’è la Polonia, con 161mila. Poi l’Ungheria che, con i suoi 32mila, concede un numero di permessi tre volte maggiore dell’Italia (con un numero nettamente inferiore di abitanti).