Sono oltre 110 milioni le persone costrette alla fuga nel mondo. Il dato, in costante aumento, è stato reso noto dall’UNHCR in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra oggi, 20 giugno.
Solo nel 2022 erano 62,5 milioni le persone sfollate interne e oltre 35milioni quelle rifugiate.
«110 milioni però non sono solo un numero. Sono 110 milioni di storie e ogni storia è una vita», lo ribadisce una nota del Comitato 3 ottobre, dove si aggiunge alla conta coloro che sono sì fuggiti ma mai arrivati, perché hanno perso la vita in mare o nelle varie rotte che portano all’Europa.
«Sono meritorie le tante iniziative proposte nel corso degli anni, ultima l’istituzione di una giornata di “lutto universale” per le vittime dell’immigrazione. Però, per poter parlare di “lutto” è necessario non solo avere un corpo, ma che quel corpo abbia un nome cioè un’identità. È fondamentale “dare protezione a chi fugge”, “soccorre chi è in difficoltà”, ma è altrettanto urgente e fondamentale spendersi per identificare chi ha perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa», si legge nel comunicato.
La Giornata è poi sempre l’occasione per diffondere i numeri che fanno riferimento non solo a coloro che si muovono nel mondo, ma a chi approda sul continente europeo, via terra, via mare.
Un dato che si completa con quante persone sono riuscite a ottenere un documento, una qualche forma di protezione, accoglienza.
Stando alle cifre diffuse è la Germania il paese UE dove è stato rilasciato il maggior numero di permessi di protezione, pari a 160mila, il 41% del totale dell’UE.
L’Italia è il terzo stato europeo con 40mila esiti positivi (il 10% del totale UE), preceduto dalla Francia (50mila, 13%) e seguito dalla Spagna (36mila, 9%).
Insieme, i quattro hanno accolto il 73% delle richieste di protezione a livello europeo.
Ai 384.245 permessi di protezione concessi nella UE, nel 2022, si sono aggiunti gli oltre 4 milioni di permessi per protezione temporanea rilasciati a cittadine e cittadini ucraìni che hanno lasciato il loro paese in seguito al conflitto.
Profughi per lo più accolti dalla Polonia, per un totale di 1.561.700, Germania (77mila) e Repubblica Ceca (458mila).
L’Italia risulta il quinto paese con 150mila permessi di protezione temporanea a ucraìni in fuga.