Kenya: la Chiesa cattolica attacca le politiche del governo - Nigrizia
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L’arcivescovo di Nairobi respinge le donazioni fatte dal presidente Ruto e dal governatore della capitale Sakaja
Kenya: la Chiesa cattolica attacca le politiche del governo
20 Novembre 2024
Articolo di Redazione
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L’arcivescovo di Nairobi, Philip Anyolo e il presidente William Ruto (Credit: Nairobi Leo)

Sembra aggravarsi in Kenya l’attrito tra governo e Chiesa cattolica. La Conferenza episcopale, che già la scorsa estate, al tempo della rivolta giovanile di Generazione Z aveva preso posizione a favore dei giovani dopo che l’avevano accusata di fare da spalla alla politica antipopolare del presidente William Ruto, qualche giorno fa ha ammonito il governo che sembra perpetuare una “cultura della menzogna”.

In una dichiarazione piuttosto severa, i vescovi hanno sollevato questioni relative a eccessiva tassazione, disoccupazione, corruzione, violenza di genere, violazione dei diritti umani e della libertà di parola, nonché al sistema educativo e ai servizi sanitari “fatiscenti”.

E hanno concluso il comunicato scrivendo: “Nonostante la calma odierna c’è molta ansia e la maggior parte delle persone sta perdendo la fiducia nel governo”.

A questo si è aggiunta la dichiarazione dell’arcivescovo di Nairobi, Philip Anyolo, che – rispondendo alla protesta di molti fedeli cattolici – ha deciso di restituire al presidente una donazione di 600mila scellini (circa 4.400 euro) fatta al coro della parrocchia cattolica di Soweto.

Ruto aveva promesso anche altri 2 milioni di scellini (circa 14.600 euro) per la costruzione di una residenza per sacerdoti e altri 3 milioni di scellini (quasi 22mila euro) per comprare un autobus per la parrocchia.

Anyolo ha anche fatto sapere d’aver donato a un’istituzione l’auto Mitsubishi Pajero da 3 milioni di scellini che gli era stata regalata da Ruto in occasione del suo insediamento come arcivescovo della diocesi cattolica di Kisumu nel 2019. Una donazione che aveva sollevato il disappunto di una consistente parte del mondo cattolico kenyano.

L’arcivescovo ha infine deciso la restituzione di altri 200mila scellini (poco meno di 1.500 euro) offerti dal governatore di Nairobi, Johnson Sakaja.

«La Chiesa è chiamata a mantenere l’integrità, rifiutando contributi che potrebbero inavvertitamente compromettere la sua indipendenza o facilitare un ingiusto arricchimento» ha dichiarato mons. Anyolo durante la celebrazione di domenica 18 novembre, concludendo che «la Chiesa deve rimanere un’entità neutrale per servire il suo vero scopo nella società».

I cattolici in Kenya sono circa 10 milioni, il 20% della popolazione. Il paese conta anche vari milioni di aderenti a chiese evangeliche e sette di vario genere, oltre che molti anglicani.

Il presidente ha reagito negativamente a quanto successo e un senatore alleato del governo, Aaron Cheruiyot, ha accusato la Chiesa di “disinformazione”, aggiungendo “il clero deve evitare di essere portatore di propaganda, fake news e falsità”.

Al contrario, invece, l’arcivescovo anglicano Jackson Ole Sapit ha dichiarato che «insultare i leader della Chiesa o respingere le dichiarazioni dei vescovi come fuorvianti, errate e false è di per sé disonesto». Aggiungendo: «I vescovi cattolici hanno manifestato il pensiero di molti kenyani e hanno espresso con verità quanto sta succedendo nella realtà del paese».

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