In Kenya nonostante gli oltre 200 arresti – tra cui giornalisti e attivisti per i diritti – hanno sortito l’effetto sperato la campagna social e le proteste indette ieri a Nairobi dal movimento Occupy Parliament contro la legge finanziaria in discussione.
Mentre gli attivisti in strada si scontravano con la polizia che poco prima aveva vietato la manifestazione, all’interno del palazzo del parlamento la commissione finanze concludeva l’esame del testo raccomandando ai legislatori di cancellare alcuni aumenti fiscali impopolari.
Le revoche sono state annunciate con un comunicato televisivo alla nazione dal presidente della commissione Kimani Kuria, che ha motivato la decisione con la necessità di tenere in considerazione le pressioni inflazionistiche e gli aumenti del costo della vita che già pesano sui cittadini.
Per colmare il deficit dovuto agli aggiustamenti, la commissione ha inserito alcuni emendamenti tra cui un aumento dell’1% della tassa sullo sviluppo ferroviario e un aumento della tassa sull’importazione, passata dal 2 al 3%.
Diffuso malcontento serpeggia da tempo tra la popolazione per le politiche di aumento della pressione fiscale volute dal presidente William Ruto che ieri è stato costretto a fare un passo indietro, spinto anche da un’opposizione interna al suo stesso partito, Kenya Kwanza, capeggiata dal vicepresidente Rigathi Gachagua.
Ieri dunque, dopo una riunione di partito alla State House, la presidenza ha diffuso un comunicato in cui si annunciava che “la legge finanziaria è stata modificata per eliminare la proposta IVA del 16% sul pane, sul trasporto dello zucchero, sui servizi finanziari, sulle operazioni di cambio, nonché l’imposta sugli autoveicoli del 2,5%”.
Rimosse dalla legge di bilancio – che dovrebbe generare entrate per 320 miliardi di scellini (2,5 miliardi di dollari) – anche altre tasse, come quelle su pagamenti e trasferimenti di denaro tramite telefono e sull’olio vegetale.
Non è chiaro se sino state cancellate anche altri balzelli, in particolare quello, contestatissimo dalle donne, su pannolini e assorbenti.
Il termine per l’approvazione della nuova finanziaria 2024-25 è fissato al 25 giugno.
Intanto una dura condanna per le cariche di polizia e gli arresti di massa compiuti ieri è arrivata dall’associazione degli avvocati, la Law Society of Kenya, il cui presidente ha annunciato azioni legali contro il comandante della polizia di Nairobi, Adamson Bungei, e «qualsiasi ufficiale che violi i diritti dei manifestanti su suo ordine», ritenendoli «personalmente responsabili per eventuali violazioni della Costituzione e della legge sul servizio di polizia nazionale».