La “saga delle dighe” finanziate dal governo italiano al Kenya si arricchisce di una nuova puntata.
Ci si riferisce ad un progetto che prevede la costruzione di alcune dighe in diverse località della Rift Valley, in Kenya, firmato nel luglio del 2015, durante la visita nel paese dell’allora primo ministro Matteo Renzi.
Ora, otto anni dopo, il progetto è ben lontano dall’essere realizzato. Ѐ stato infatti fermato da una serie di vicissitudini legate a presunti fatti di corruzione e comportamenti finanziari scorretti.
La gara d’appalto è stata vinta da un colosso italiano per la costruzione di infrastrutture in Africa e non solo, la CMC (Cooperativa Muratori e Cementisti) di Ravenna, che però era in amministrazione controllata, e dunque fragilissimo dal punto di vista finanziario. In soldoni, vicino al fallimento.
Secondo le autorità kenyane competenti, l’affare sarebbe stato caratterizzato da problemi procedurali e pratici in diverse fasi del suo avvio e avrebbe originato gravi episodi di corruzione, per i quali, nel luglio del 2019, sono stati arrestati l’allora ministro delle finanze, Henry Rotich, il suo braccio destro, Kamau Thugge, e numerosi politici e funzionari kenyani.
Chiacchierato, per aver fortemente sponsorizzato la costruzione delle dighe, anche l’allora vicepresidente William Ruto.
28 persone, tra cui 18 italiani, sono state mandate a giudizio. Tra gli indagati anche l’amministratore delegato della CMC, Paolo Porcelli.
Avrebbero dovuto rispondere di tentata frode, abuso d’ufficio e comportamenti finanziari scorretti.
Il 13 marzo scorso il pubblico ministero competente ha archiviato il procedimento per le seguenti ragioni:
- Le persone accusate sono sempre state fuori dalla giurisdizione del tribunale.
- Il presentatore del caso all’autorità giudiziaria (cioè il governo kenyano precedente), lo ha ritirato.
Il 14 marzo il presidente Mattarella arrivava in Kenya per una visita di stato accompagnato, tra gli altri, dal viceministro per la cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli. Tra gli accordi firmati con il governo kenyano, è stato riattivato anche il progetto della costruzione delle dighe.
Vi faremo sapere come il progetto procede.