In Kenya dal 24 luglio migliaia di persone hanno fatto la fila all’esterno del centro congressi di Nairobi e di alcuni grandi centri commerciali, per partecipare alla registrazione dell’identità tramite scansione dell’iride.
Si tratta di un ambizioso programma sviluppato da Worldcoin, blockchain globale fondata da Alex Blania, Sam Altman e Max Novendstern, amministratori delegati di OpenAI, l’azienda creatrice del sistema di intelligenza artificiale ChatGPT.
Il 2 agosto, il ministero dell’interno kenyano è però intervenuto sospendendo le attività di Worldcoin “fino a quando le agenzie governative competenti non certificheranno l’assenza di qualsiasi rischio per il pubblico” e invitando i cittadini alla massima cautela nel fornire i propri dati a società private.
Il governo ha affermato di aver avviato indagini “per stabilire l’autenticità e la legalità delle attività, la sicurezza e la protezione dei dati raccolti e come i raccoglitori intendono utilizzare i dati”, ha fatto sapere il segretario agli interni Kithure Kindiki.
L’enorme afflusso di persone è dovuto al fatto che Worldcoin, in cambio della scansione dell’iride, offre un pagamento in criptovaluta – 25 WLD, valore complessivo circa 7mila shilling, 45 euro -. Token depositati nel portafoglio Worldcoin che in molti hanno immediatamente rivenduto.
In tanti hanno ceduto i loro dati biometrici attratti dalla ricompensa in denaro, senza una reale consapevolezza del progetto più ampio al quale partecipano.
A segnalarlo, lo scorso aprile, sono state le riviste specializzate BuzzFeed News e MIT Technology Review rilevando che la società utilizzava un marketing ingannevole per indurre le iscrizioni.
Worldcoin sostiene di non poter rivelare quante persone in Kenya si sono già sottoposte alla scansione dell’iride, che avviene tramite una sfera chiamata “orb”, un dispositivo biometrico progettato dall’organizzazione.
I fondatori di Worldcoin la definiscono “la più grande rete pubblica di identità e finanza del mondo” che, attraverso una combinazione di criptovaluta e registrazione biometrica, si propone di creare un nuovo tipo di servizio di identità digitale globale.
Una sorta di passaporto digitale globale basato su blockchain, chiamato World ID, che consentirà agli utenti di dimostrare la propria identità senza condividere dati personali.
Worldcoin fa sapere d’aver impiegato tre anni per sviluppare il progetto e che oltre due milioni di persone si sono già iscritte.
Per consentire a milioni di altri utenti di registrarsi, si legge nel loro sito, saranno distribuiti in tutto il mondo circa 1.500 “orb” posizionati in appositi stand in 20 metropoli, che si aggiungeranno ai 366 già attivati in 34 paesi.
Il sistema, lanciato alla fine di giugno in Germania, è oggetto di indagine anche da parte delle autorità di regolamentazione europee, in particolare in Francia e Germania.