La censura per l'onore dell'esercito - Nigrizia
Colonialismo Italia Libia
Il film ''Il Leone del deserto'' riemerge dalla censura degli anni '80 e torna a disturbare la selettiva memoria storica italiana in fatto di colonialismo in Libia. L'opera racconta la resistenza guidata da Omar al-Mukhtar contro l'invasore italico.
La censura per l’onore dell’esercito
Il 16 settembre sarà proiettato in varie città italiane, su iniziativa dell'associazione Un Ponte Per. Nigrizia aderisce all'evento e mostrerà il film all'interno del Museo Africano di Verona, a partire dalle 19:30
12 Settembre 2024
Articolo di Mohamed Ali Belhaj
Tempo di lettura 2 minuti

Destino bizarro quello toccato a Il Leone del deserto. Il film blockbuster uscì nel 1981 pronto per mostrare al mondo la storia della resistenza guidata dal guerrigliero-insegnante Omar al-Mukhtar contro il colonizzatore italiano. Le premesse per un buon successo c’erano tutte. Trama avvincente, scene dense d’azione e un cast internazionale di tutto rispetto: Antony Quinn nei panni del protagonista; Rod Steiger come Mussolini e poi Oliver Reed, Irene Papas e persino un beniamino nostrano come Gastone Moschin.

Sul budget, del resto, non erano state fatte economie: 35 milioni di dollari. Una signora somma oggi, e ancora più allora. Basti pensare che Blade Runner (il film cult di Ridley Scott uscito nel 1982 ) ne costò una trentina di milioni. A finanziare l’opera ci pensò interamente lo stato libico, per interesse diretto del Presidente Muammar Gheddafi, intenzionato a celebrare uno dei massimi simboli della lotta anti-colonialista del suo paese.

Il film offrì una ricostruzione degli eventi di parte, ma non così tanto da fargli meritare la censura da parte del governo italiano nel 1982. «Danneggia l’onore dell’esercito» sentenziava Giulio Andreotti, allora Presidente del consiglio. Il film in Italia non s’ha da vedere. All’estero nessuno si fece problemi e circolò indisturbato. 

Al botteghino fu un flop. Ma l’operazione di damnatio memoriae sperata dai censori nostrani non è riuscita del tutto. Nel Medio Oriente e in Nord Africa, le gesta di Quinn/al-Mukhtar hanno ampiamente circolato fino a fare de Il Leone del Deserto uno dei film di resistenza anti-coloniale più noti nel Nord Africa. In Italia invece è riemerso in superficie solo sporadicamente.

Una nuova vetrina gli verrà offerta dall’associazione Un Ponte Per, che ha lanciato la proiezione in varie città italiane il 16 settembre, giorno del 93° anniversario dell’impiccagione di al-Mukhtar su ordine del gerarca fascista Rodolfo Graziani. Nigrizia aderisce all’iniziativa ospitando una serata con la visione del film all’interno del Museo Africano di Verona (qui trovate tutti i dettagli). 

L’evento di Un Ponte Per rientra nell’ambito delle iniziative per l’istituzione della Giornata della Memoria per le vittime del colonialismo italiano. 

Crediti video: script di Mohamed Ali Belhaj; videomaking di Roberto Valussi

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