La Confederazione africana di calcio (Caf) ha espresso sgomento per le dichiarazioni “irresponsabili e inaccettabili” del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, contro i giocatori africani e la Coppa d’Africa (Can), chiedendo alla Uefa di aprire un’indagine disciplinare.
La vicenda tiene banco dal 2 agosto scorso, quando De Laurentiis, ospite della trasmissione Smart Talk di Wall Street Italia, aveva espresso la sua irritazione per il fatto che il torneo calcistico africano si giocasse in concomitanza con altri campionati europei. «Noi siamo gli idioti che pagano gli stipendi per mandarli a giocare per gli altri. Non parlatemi più dei calciatori africani», ha detto, affermando che l’unica condizione per ingaggiare un giocatore africano è che questo accetti di rinunciare alla Can.
Parole che, per la Caf, rientrerebbero nell’articolo 14 del Regolamento disciplinare Uefa, organismo a cui ha chiesto di avviare un’indagine disciplinare.
“Dobbiamo presumere che il presidente del Napoli includerà condizioni restrittive simili ai giocatori del Sud America, dell’Asia e di altre confederazioni vietandogli di giocare nelle loro competizioni continentali che sono importanti per lo sviluppo e la crescita del calcio a livello globale?”, chiede la federazione africana in una nota pubblicata sul suo sito, facendo notare che “la Coppa delle nazioni africane è la competizione di punta del continente e una delle principali competizioni calcistiche mondiali” e che “la sua ultima edizione in Camerun è stata seguita in più di 160 paesi e ha attirato più di 600 milioni di spettatori”.