L’emergenza coronavirus nelle terre del caporalato
Nella Capitanata, a Castel Volturno e nella Piana di Gioia Tauro, dove lavorano migliaia di braccianti stranieri, sono le ong e i sindacati a dare una mano a chi vive ai margini. In attesa di un intervento organizzato da parte delle istituzioni
19 Marzo 2020
Tempo di lettura 1 minuti
Castel Volturno_Ph Alessandro Cinque
L'ingresso del presidio sanitario di Emergency a Castel Vortuno (Foto: Alessandro Cinque)
Nella difficoltosa gestione dell’emergenza Covid-19 in Italia, c’è una fascia della popolazione che rischia di essere lasciata sola. Sono le migliaia di migranti che lavorano da braccianti nelle terre del caporalato. Persone che vivono in abitazioni d’emergenza, in condizioni igieniche carenti, con un accesso limitato al sistema sanitario e che non possono permettersi a lungo […]
Copyright echo date("Y"); ?> © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it