Il dipartimento statunitense del Tesoro ha posto pesanti sanzioni su tre ufficiali governativi liberiani accusati di corruzione e malaffare. Si tratta di Nathaniel McGill, Sayma Syrenius Cephus e Bill Twehway, rispettivamente ministro per gli affari presidenziali e capo gabinetto del presidente George Weah, procuratore capo e direttore manageriale dell’Autorità portuale nazionale.
Le accuse contri i tre includono tangenti, appalti e contratti truccati, appropriazione indebita di beni privati e statali, cancellazione illegale di casi giudiziari e corruzione legata all’estrazione di risorse naturali. Le sanzioni consistono prevalentemente nel blocco dei beni dei tre negli Stati Uniti.
«La democrazia in Liberia è stata compromessa a causa delle attività illegali e la corruzione di questi individui per promuovere i propri interessi», ha dichiarato Brian E. Nelson, sottosegretario del tesoro contro il terrorismo e per i servizi segreti.
La Liberia è la più antica repubblica dell’Africa subsahariana, fondata nel XIX° secolo, sotto impulso degli Stati Uniti, da schiavi neri affrancati.