Il primo ministro libico designato dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk, Fathi Bashagha, ha accusato il premier del Governo di unità nazionale (Gna) di Tripoli, Abdul Hamid Dbeibah, di aver organizzato un’operazione per assassinarlo mentre cercava di entrare nella capitale Tripoli lo scorso marzo. Il mese prima era stato invece Dbeibah a denunciare un tentativo di assassinio nei suoi confronti.
Bashagha è intervenuto davanti alla Commissione esteri della Camera dei comuni britannica, accusando Dbeibah di aver ordinato alla sua milizia di assassinare i suoi sostenitori.
Un intervento che va a infiammare una situazione nel paese già difficile, anche a causa della perenne mancanza di corrente elettrica. Con il periodo di caldo torrido che sta attraversando la Libia e dove la temperatura potrebbe facilmente superare i 40° in diverse città, la questione dell’elettricità è diventata vitale. Mentre viene razionalizzata solo per due o tre ore al giorno.
Risolvere il problema dell’elettricità era una delle promesse di Dbeibah prima di diventare primo ministro. Miliardi di dinari libici sono stati investiti nel settore senza che la situazione migliorasse. Secondo diversi analisti, più della metà del denaro è stata sottratta.
Dopo le proteste della scorsa settimana, il movimento dei “Giovani di Misurata” ha organizzato una manifestazione di piazza per il 15 luglio con oggetto il rovesciamento di tutti gli organismi politici ed esecutivi della Libia, proprio per l’incapacità di risolvere i problemi vitali per la popolazione.
A questo quadro, già complicato, si aggiunge la notizia del siluramento del presidente della Compagnia petrolifera nazionale (Noc) libica, Mustafa Sanalla, in carica dal 2014, sostituito da Farhat Omar Ben Qdara. Un cambio che suggerisce come ci possa essere stata una svolta nei colloqui tra Dbeibah e il generale Khalifa Haftar su come spartirsi budget e incarichi.
Il 56enne Ben Qdara, originario della Libia orientale, ha agito come un influente consigliere economico di Haftar nel 2018-2020. Ed è considerato molto vicino agli Emirati Arabi Uniti.