La Libia ha cominciato a traballare nel 2011, anno della caduta del regime di Gheddafi, e non ha ancora smesso. Come non ha smesso di “gestire” i migranti che arrivano dall’Africa subsahariana diretti in Europa
Questo non significa che non si possano fare affari con gli idrocarburi. Anzi.
Saipem, gruppo italiano di servizi energetici, si è aggiudicata un contratto da 1 miliardo di dollari per lo sviluppo del Bouri Gas Utilisation Project.
La piattaforma di Bouri è situata a 120 km nord-est di Tripoli e raggiunge una profondità tra i 145 e i 183 metri. Saipem ha il compito di rinnovare le piattaforme e le strutture del giacimento di gas sottomarino.
Il contratto è stato assegnato da Mellitah Oil & Gas B.V. Libyan Branch, un consorzio formato dalla National Oil Corporation of Libya (Noc) e da Eni North Africa.
L’Eni, che detiene una partecipazione del 31% in Saipem, controlla congiuntamente sia Saipem che Mellitah Oil & Gas B.V.