Ospiterà 500 persone migranti la Bibby Stockholm, la mega chiatta arrivata ieri nel Regno Unito dopo aver fatto tappa a Genova. Il condominio galleggiante da due piani e 222 cabine è giunto a Falmouth, in Cornovaglia, qui sarà sistemato prima di essere trasferito nell’isola di Portland, nella contea di Dorset, sua destinazione finale.
La piattaforma galleggiante – «significativamente più economica degli alberghi», secondo quanto ha dichiarato il ministero dell’interno britannico – è stata noleggiata per 18 mesi. Lo scopo è «ospitare» centinaia di richiedenti asilo in questo alveare gigante che già è stato utilizzato con la stessa modalità in Olanda, paese da cui arriva.
La chiatta condominio fornirà alloggi e servizi di base, cioè assistenza sanitaria e vitto, a coloro che arriveranno nel Regno Unito per chiedere asilo. Lo scopo di questa politica di “accoglienza”, che si aggiunge agli invii in Rwanda, è disincentivare gli arrivi.
Il governo di Rishi Sunak ha dichiarato più volte, infatti, di avere come priorità la repressione dell’immigrazione non controllata. Per il ministero dell’interno la piattaforma galleggiante ridurrà «l’insostenibile pressione sul sistema di asilo britannico» e, soprattutto, abbatterà «i costi per i contribuenti causati dal significativo aumento degli sbarchi».
Come per la politica di esternalizzazione rwandese, anche questa scelta della detenzione sulla chiatta è stata criticata da diverse organizzazioni per i diritti umani che considerano non solo oppressiva ma del tutto inadeguata la modalità di gestione delle persone che arrivano. Preoccupazione condivisa dalla politica conservatrice, con una diversa motivazione però: l’impatto sulla comunità locale. Da qui la rassicurazione del governo: a bordo è previsto un sistema di sicurezza 24 ore su 24.
Chissà se potranno affacciarsi dagli oblò e sorridere, o sarà anche questo vietato…