La prima nave con 20mila tonnellate di fertilizzanti chimici (soprattutto nitrogeno, fosforo e potassio), ha lasciato martedì 29 novembre il porto di Terneuzen, nel sudest dell’Olanda, diretta verso il Mozambico. Da lì, via terra, i fertilizzanti saranno trasportati in Malawi, loro destinazione.
A causa del conflitto russo-ucraino, da molti mesi è rimasto paralizzato il trasporto di fertilizzanti russi, cruciale in Africa per combattere la crisi alimentare e garantire la maturazione dei raccolti di cereali. Peraltro, i prodotti agricoli e i fertilizzanti non rientrano nei beni sottoposti alle sanzioni internazionali contro la Russia. Ma i proprietari delle navi hanno a lungo scelto di non affittare le navi per i rischi presenti nel Mar Nero, dove mancava loro la garanzia assicurativa delle imbarcazioni.
«Le agenzie delle Nazioni Unite hanno a lungo posto in atto sforzi diplomatici con le parti in conflitto per assicurare l’esportazione senza ostacoli di cibo e fertilizzanti prodotti da Ucraina e Russia», ha dichiarato Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
Secondo i funzionari dell’Onu, le 260mila tonnellate di fertilizzanti russi immagazzinati nei porti europei devono essere trasferiti quanto prima, così da evitare una catastrofica perdita di raccolti in Africa, dove in molte nazioni si è aperta la stagione della semina.
La nave per il Malawi, monitorata dal Programma mondiale per l’alimentazione (Pam), era rimasta finora bloccata perché una persona sotto sanzioni era coinvolta con la società russa proprietaria della nave. Il permesso di lasciare il porto è stato ottenuto dal Pam su garanzia che la nave avrebbe raggiunto la destinazione fissata in Malawi e che né l’individuo citato né la società russa avrebbero guadagnato dall’operazione.
A metà novembre il Pam aveva annunciato che avrebbe facilitato la donazione delle 260mila tonnellate di fertilizzante prodotto dalla società russa Uralchem-Uralkali ai paesi africani in maggiore necessità. Questo sulla base dell’implementazione degli accordi firmato lo scorso 22 luglio ad Istanbul, in Turchia, che davano garanzia di accesso senza impedimento all’esportazione di cereali e fertilizzanti ucraini e russi. Questo primo carico raggiungerà il Malawi, paese senza sbocchi sull’oceano, dopo avere raggiunto il porto di Beira, in Mozambico.
Una seconda nave di fertilizzante – secondo informazioni delle agenzie Onu – è già stata destinata per i paesi dell’Africa occidentale.