Mali, Goïta guarda a Putin - Nigrizia
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Il ministro della difesa e il comandante dell’aeronautica a Mosca
Mali, Goïta guarda a Putin
09 Marzo 2022
Articolo di Redazione
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(Chatham House)
Mali, Manifestazione pro Russia

Il colonnello tira dritto. Assimi Goïta, che dall’agosto 2020 governa il Mali con una giunta militare, dopo aver costretto alle dimissioni il presidente Boubacar Keïta, guarda sempre più a est, direzione Mosca.

La giunta è subito entrata in rotta di collisione con la Comunità economica dell’Africa occidentale che chiedeva e chiede una transizione rapida e un voto che ridia il potere ai civili: non meno di 5 anni, hanno risposto i militari. E poi ha scelto di utilizzare – pur negandolo fino all’ultimo – mercenari russi per combattere i gruppi jihadisti che destabilizzano il paese da un decennio. La Francia e l’Europa hanno valutato che non ci siano più le condizioni per mantenere il loro impegno e così lo scorso 17 febbraio hanno ufficializzato che nell’arco di sei mesi ritireranno dal suolo maliano le missioni Barkhane, iniziata nel 2014, dispone di circa 5000 uomini; e Takuba iniziata a marzo 2021, conta un migliaio di uomini, anche militari italiani.

Ora arriva dall’agenzia France Presse la notizia, che attinge da fonti militari maliane, che in questi giorni due alti responsabili delle forze armate del Mali si sono recati a Mosca per fare il punto sugli equipaggiamenti forniti negli ultimi mesi dalla Russia al paese dell’Africa saheliana. Si tratta del ministro della difesa, colonnello Sadio Camara, e del capo di stato maggiore dell’aeronautica, colonnello Abou Diarra. La giunta militare avrebbe finora ricevuto da Mosca quattro elicotteri, armi di vario tipo e istruttori militari della Wagner, società privata russa di sicurezza.

È difficile valutare quanto sia saldo e quali risultati potrà portare questo legame Bamako-Mosca. Va tuttavia ricordato che la giunta militare è arrivata al potere anche per il malcontento della popolazione che da anni ritiene inefficace l’intervento della missione francese per la lotta al terrorismo.

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