Il Mali interrompe le relazioni diplomatiche con l’Ucraina - Nigrizia
Conflitti e Terrorismo Mali Russia Senegal
In sostegno a Bamako anche il Niger rompe i rapporti con Kiev
Il Mali interrompe le relazioni diplomatiche con l’Ucraina
L'Ucraina accusata di fornire sostegno alle milizie touareg in chiave anti-russa. Il Senegal convoca e richiama l’ambasciatore ucraino a Dakar
05 Agosto 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti

(articolo aggiornato il 7 agosto)

La guerra tra Russia e Ucraina si sta estendendo sempre più anche all’Africa, con risvolti preoccupanti a livello locale e globale. I paesi interessati sono alcuni di quelli con ormai consolidati rapporti con Mosca, in cui operano i mercenari Africa Corps (ex Gruppo Wagner) a sostegno dei rispettivi eserciti.

Uno di questi è il Mali, il cui governo, in mano ai militari golpisti dal 2020, il 4 agosto ha annunciato di aver interrotto “con effetto immediato” le relazioni diplomatiche con Kiev, emersa come un attore chiave nel conflitto tra forze armate, mercenari russi e milizie tuareg affiliate ai jihadisti filo-qaidisti del JNIM (Jama’at Nasr al-Islam wal-Muslimin/Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani).

Identico annuncio fatto due giorni dopo, in segno di solidarietà, dall’alleato di Bamako nell’ambito della neonata Alleanza degli Stati del Sahel (AES), il Niger.

Sotto accusa quanto dichiarato il 29 luglio scorso all’emittente pubblica ucraina Suspilne da Andrii Yusov, portavoce dell’agenzia di intelligence militare ucraina (GUR), ovvero che “i ribelli hanno ricevuto le informazioni necessarie, e non solo informazioni, che hanno consentito un’operazione militare di successo contro i criminali di guerra russi”.

Il riferimento di Yusov è al sanguinoso attacco compiuto tra il 25 e il 27 luglio contro le forze armate maliane (FAMa) e i mercenari di Africa Corps a Tinzaouatene, vicino al confine con l’Algeria. Una disfatta per l’esercito maliano e per i russi, che avrebbero perso decine di uomini, tra cui il comandante dell’ex Gruppo Wagner, Sergey Shevchenko, e Nikita Fedyanin, proprietario di Grey Zone, il canale Telegram affiliato al Gruppo.

La coalizione touareg, riunita nel Quadro strategico permanente per la pace, la sicurezza e lo sviluppo (CSP-PSD), ha rivendicato l’uccisione di almeno 84 mercenari russi e 47 soldati maliani, vittime non confermate da Mosca e dalle forze armate maliane, che si sono limitate ad ammettere di aver subito “perdite significative”.

La risposta di Kiev è arrivata subito dopo l’annuncio della giunta maliana di interruzione dei rapporti diplomatici, con una nota del ministero degli Esteri ucraino che, negando le accuse, sostiene sia “deplorevole che il Mali abbia deciso di interrompere le relazioni senza esaminare a fondo i fatti e le circostanze dell’incidente e senza fornire alcuna prova del coinvolgimento dell’Ucraina”.

Una tensione crescente, quella tra Russia e Ucraina nell’Africa occidentale, che si è estesa anche al Senegal, il cui ministro dell’Integrazione africana e degli Esteri il 2 agosto scorso ha convocato l’ambasciatore ucraino a Dakar, Yurii Pyvarovov, richiamandolo agli “obblighi di moderazione, discrezione e non ingerenza che devono accompagnare la serietà e la solennità della sua missione”.

Il diplomatico aveva espresso, in un commento a un video di propaganda dell’esercito ucraino su Facebook (poi rimosso), il suo sostegno all’attacco contro le forze armate maliane a Tinzaouatene.

“Il nostro paese, che rifiuta il terrorismo in tutte le sue forme, non può accettare sul suo territorio e in alcun modo commenti e gesti in direzione dell’apologia del terrorismo, soprattutto quando quest’ultimo mira a destabilizzare un paese fratello come il Mali”, si legge nel comunicato del ministero.

“Il Senegal – aggiunge – non può tollerare alcun tentativo di trasferire sul suo territorio la propaganda mediatica in corso in questo conflitto”.

In questo turbolento contesto è iniziato il 4 agosto il nuovo tour diplomatico in Africa del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, il quarto nel continente negli ultimi due anni. Fino all’8 agosto Kuleba sarà in Malawi, Zambia e Maurizio nel tentativo di raccogliere sostegno per la posizione di Kiev nella sua guerra contro Mosca.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it