Il governo maliano di transizione, gestito da una giunta militare presieduta dal colonnello Assimi Goïta, ha ricevuto da Mosca nuove attrezzature militari. Lo ha reso noto ieri il ministro della difesa Sadio Camara nel corso di una cerimonia a Bamako, presenti alcuni diplomatici russi.
Il ministro della difesa ha detto che sono stati forniti aerei da combattimento L39 e Sukhoi 25, e elicotteri d’attacco Mi 24P. Non sono state specificate le condizioni d’acquisto di questi mezzi militari. Ma, sempre nella giornata di ieri, il governo ha detto di aver raccolto 420 milioni di euro presso degli investitori che operano sul mercato sub-regionale dell’Unione economica e monetaria ovest-africana (Uemoa).
La giunta di Assimi Goïta, al potere dopo due colpi di stato (agosto 2020 e maggio 2021), si è progressivamente allontanata dalla Francia, presente in Mali fin dal 2013 con un dispositivo militare per arginare l’espansione jihadista. Parigi non presidia più il territorio maliano ed è stata rimpiazzata dalla Russia di Putin, che fornisce armi e anche mercenari della società privata Wagner.
Oltre al fronte jihadista, il militari al potere devono anche fronteggiare gli impegni elettorali che si sono assunti di fronte alla Comunità economica degli dell’Africa occidentale (Cedeao). Sono state fissate per il febbraio 2024 le elezioni presidenziali e questo calendario va rispettato, pena il varo di sanzioni economiche che già hanno colpito Bamako e che sono state tolte lo scorso luglio.