Mayotte: annunciata la cancellazione dello ius soli - Nigrizia
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Immigrazione e crisi sociale nel territorio francese d’oltremare
Mayotte: annunciata la cancellazione dello ius soli
13 Febbraio 2024
Articolo di Redazione
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(Sud Ouest)
Blocco stradale sull'isola di Mayotte

Il tasto migranti è piuttosto sensibile anche in Francia, sotto la spinta dei partiti anti-immigrazione di estrema destra. Soprattutto dopo che il Consiglio costituzionale, qualche settimana fa, ha rispedito al mittente buona parte della legge sull’immigrazione che puntava ad arginare il numero dei nuovi arrivi e a rafforzare l’accesso alle prestazioni sociali per gli stranieri.

Ma il governo del presidente Macron non demorde e il ministro dell’interno Gerald Darmanin ha annunciato che i figli degli immigrati nati sull’isola di Mayotte – territorio francese d’oltremare situato tra il Madagascar e il Mozambico – non diventeranno più automaticamente cittadini francesi.

Il ministro ha decretato la fine dello ius soli, domenica scorsa, quando è arrivato a Mayotte: «Non sarà più possibile diventare francese se non si è figli di genitori francesi».

Gli abitanti dell’ex colonia francese sono in subbuglio da gennaio per protestare contro una condizione socio-economica che considerano inaccettabile e che si è aggravata recentemente a causa della carenza d’acqua.

Molti residenti danno all’immigrazione illegale – che proviene dalle isole Comore – la responsabilità del progressivo deterioramento della situazione. E hanno organizzato scioperi ed eretto posti di blocco che paralizzano l’isola. In realtà Mayotte, molto più povera della Francia continentale, è teatro di disordini sociali da decenni.

Una misura molto attesa da chi sta protestando è che venga soppressa la norma che non consente ai detentori di un titolo di soggiorno nell’arcipelago di raggiungere altri territori francesi. E rimarcano che «da più di dieci anni stiamo subendo una forte immigrazione. Tutti i servizi pubblici sono saturi».

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