L’Istituto nazionale per il petrolio (Inp) ha dichiarato il 21 ottobre che entro i primi di novembre il Mozambico spedirà in Europa la prima nave carica di gas liquefatto, estratto dalla piattaforma Coral Sul Flng, gestita dall’Eni al largo della martoriata provincia settentrionale di Cabo Delgado.
L’operazione sarà effettuata da una nave cisterna della BP (British Petroleum) che ha firmato un contratto ventennale di trasporto in Europa delle 3,4 milioni di tonnellate annuali di gas prodotte.
L’Eni, nelle sue esplorazioni al largo del Mozambico, aveva scoperto nel 2012 il grande giacimento Coral Sul e nel 2016 aveva deciso di investire impegnandosi ad avviare la produzione del gas dopo cinque anni. Nonostante la pandemia di Covid e le situazioni di instabilità emerse in seguito nel paese, l’azienda italiana è riuscita a rimanere nei tempi di produzione stabiliti.
Gli esperti prevedono che, se condotta nel modo appropriato, la produzione di gas liquido nelle acque profonde del bacino di Rovuma, nell’Oceano Indiano, potrà garantire milioni di dollari di introiti dando una grande spinta all’economia del Mozambico.
Diversamente dall’Eni, le multinazionali Total e ExxonMobil hanno dovuto sospendere i loro progetti estrattivi a causa dell’instabilità e delle violenze protrattesi per anni nella provincia di Cabo Delgado ad opera dei movimenti jihadisti.