Mozambico: nessun ribaltone alle amministrative - Nigrizia
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Il Consiglio costituzionale ha modificato parzialmente i risultati
Mozambico: nessun ribaltone alle amministrative
Il Frelimo registra un calo di consensi, ma mantiene il controllo di molte municipalità. Anche grazie all’intervento chirurgico del Consiglio costituzionale. E già si guarda alle presidenziali e legislative del prossimo anno
24 Novembre 2023
Articolo di Luca Bussotti
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Eleicoes-MOZ

C’era molta attesa, in tutto il Mozambico, rispetto al pronunciamento del Consiglio costituzionale in merito all’esito finale dei risultati delle elezioni amministrative dell’11 ottobre scorso. Un’attesa durata più di 40 giorni, e caratterizzata da manifestazioni costanti nelle principali città in cui l’opposizione reclamava la vittoria.

Nella capitale Maputo, nelle vicine Matola e Matola Rio, nonché a Quelimane e a Nampula, i due centri urbani più importanti del centro-nord del paese, la mobilitazione è stata totale e inedita. Nel frattempo, a Beira, considerata la capitale del centro del paese, la vittoria del Movimento democratico del Mozambico (MDM il terzo partito, dopo Frelimo e Renamo) non è mai stata in discussione.

Dove si cambia

I comuni che hanno cambiato colore politico, rispetto a quanto aveva accertato la Commissione nazionale delle elezioni, sono stati Quelimane, Alto Molocue, Chiure e Vilankulos. Si tratta di città facenti parte delle province della Zambezia (Quelimane e Alto Moloque), Cabo Delgado (Chiure) e Inhambane (Vilankulos).

Il dato più sorprendente riguarda proprio quest’ultimo municipio: meta turistica di fama internazionale, Vilankulos è il primo comune nel sud del paese conquistato dalle opposizioni (Renamo), un segnale impensabile fino a pochi mesi fa. Così come è del tutto irrealistico immaginare che nell’intera provincia di Nampula, dove sia Renamo che Mdm hanno fortissime radici, nessun comune sia stato conquistato dalle opposizioni.

Vi sono stati altri due casi significativi, in cui il Consiglio costituzionale ha pensato di annullare le decisioni dei tribunali distrettuali, che avevano deliberato di ripetere la votazione: si tratta dei municipi di Chokwé (Gaza) e Cuamba (Niassa), rispettivamente sud e nord del Mozambico.

Le motivazioni hanno lasciato molte perplessità: nel caso di Chokwé le elezioni erano state annullate perché uno dei partiti di opposizione (Nuova Democrazia) non era stato accreditato per poter controllare il conteggio dei voti, violando così un diritto espresso dalla vigente legge elettorale. Il Consiglio costituzionale, pur riconoscendo la violazione commessa, ha ritenuto che la stessa non potesse influire sui risultati elettorali.

Per estensione, se ne deduce che, se anche le altre liste di opposizione fossero state escluse, il risultato non sarebbe stato inficiato, creando così un precedente assai insidioso: che soltanto i rappresentanti del Frelimo possono, in teoria, assistere al conteggio dei voti, dando di fatto via libera a brogli e cambiamento sostanziale della volontà degli elettori.

Nel secondo caso, la città di Cuamba, le opposizioni erano riuscite a dimostrare che circa 740 elettori non avevano potuto esercitare il diritto di voto. Visto che il numero minimo di voti per conquistare un seggio nel consiglio comunale di quella città corrisponde a circa 790 voti, il Consiglio costituzionale ha ritenuto ininfluente (sebbene contrario alla legge) quanto accaduto, convalidando così il risultato a favore del Frelimo.

Anche in questo caso, se ne può dedurre che quei 740 cittadini (ma forse molti di più) che non hanno potuto esercitare il diritto di voto non siano importanti ai fini del conteggio elettorale. Dal che se ne evince che avrebbero potuto anche astenersi dal voto che, peraltro, in Mozambico è un diritto-dovere.

La mano del Consiglio costituzionale

Nelle più importanti città del sud del paese la situazione è stata gestita in modo chirurgico da parte del Consiglio costituzionale. Se, infatti, Vilankulos è stato l’unico comune conquistato in questa parte del paese dalle opposizioni, ciò tuttavia non significa che il riconteggio – che il Consiglio costituzionale ha disposto sulla base di materiale elettorale inizialmente non reso disponibile – non abbia portato a variazioni anche significative negli assetti istituzionali dei vari comuni.

I dati che emergono sono due: a Maputo, Matola, Matola Rio e Marracuene migliaia di voti sono transitati dal Frelimo a Renamo e MDM. In secondo luogo, questo riconteggio ha redistribuito parzialmente i seggi nei rispettivi consigli comunali, ma lasciando la vittoria (per 1 o 2 seggi) al Frelimo, il cui capolista sarà così eletto sindaco.

Insomma, un lavoro che sa molto di condizionamenti politici subiti dal Consiglio costituzionale, che ha fatto comprendere le gravissime irregolarità nel conteggio di questi e altri comuni, ma il cui limite di azione si è scontrato con la decisa volontà, da parte del Frelimo, di non cedere nessuno dei comuni nella provincia di Maputo.

Prospettive

Vi sono due aspetti che devono essere sottolineati e che sono il risultato di queste seste elezioni amministrative: da un lato, occorrerà comprendere che atteggiamento assumeranno le opposizioni davanti a quelli che, a loro dire, devono essere considerate come giganteschi brogli elettorali. E soprattutto come si muoverà il variegato ma attivissimo gruppo di giovani di Potere al Popolo (Povo no poder), che ha di fatto guidato la mobilitazione e le manifestazioni elettorali e post-elettorali in tutto il paese, trascinando con sé partiti tutto sommato parte del sistema politico del paese, come Renamo e Movimento democratico del Mozambico.

Dall’altro lato, un dato è emerso in modo inoppugnabile: nonostante le probabili, gravi irregolarità elettorali registrate in varie parti del paese, le opposizioni e il Frelimo stanno, in termini elettorali – secondo i dati ufficiali – in situazione di parità in quasi tutte le regioni del Mozambico. Salvo, infatti, le roccaforti di Gaza e, in parte, Cabo Delgado (specie nel nord della provincia), in tutte le altre zone la competizione è stata accesa, con un incremento dei voti delle opposizioni anche al sud, principalmente nella Grande Maputo.

Il che fa pensare che sarà altrettanto interessante la disputa in occasione delle prossime elezioni politiche e presidenziali del 2024. Si tratta di garantire meccanismi elettorali più trasparenti e che rispecchino fedelmente la volontà popolare che potrebbe non coincidere con quella del partito da sempre al potere, il Frelimo.

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