Il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato la vendita all’esercito nigeriano di 12 elicotteri d’attacco AH-1Z Cobra, con i relativi sistemi di difesa, per un valore di quasi 1 miliardo di dollari (997 milioni di dollari). Vendita che era stata ritardata per le preoccupazioni sui diritti umani nel paese africano.
Il pacchetto include anche 25 milioni di dollari per la formazione sui diritti umani.
La rivista Foreign Policy aveva riferito a luglio che esponenti democratici e repubblicani della commissione per le relazioni estere del Senato avevano ritardato la vendita perché preoccupati che il presidente nigeriano Muhammadu Buhari stesse scivolando verso l’autoritarismo. Il paese, infatti, sta affrontando molteplici sfide di sicurezza, tra cui il terrorismo.
La vendita include i Cobra prodotti dalla Bell; 28 motori T700-401C prodotti dalla General Electric; 2mila sistemi di armi di precisione avanzata usati per convertire missili non guidati, in missili a guida di precisione; e sistemi di visione notturna, puntamento e navigazione.
Anche questa vendita evidenzia come l’amministrazione Biden si confermi un commesso viaggiatore perfetto per l’industria militare americana.
«La Nigeria richiede un ripensamento fondamentale del quadro del nostro impegno complessivo», aveva detto il presidente della commissione, il senatore democratico Bob Menendez al segretario di stato Antony Blinken, durante l’audizione parlamentare.
Menendez ha twittato che «il governo nigeriano deve diventare serio sulla sicurezza» dopo che il gruppo jihadista Boko Haram aveva rapito più di 300 scolari nel dicembre 2020.
Il governo nigeriano si è anche scontrato con il senatore democratico nel 2019 dopo l’arresto del giornalista nigeriano-americano Omoyele Sowore.
La vendita è proseguita dopo la visita del novembre scorso ad Abuja di Blinken, durante la quale ha sollevato preoccupazioni circa la situazione dei diritti della Nigeria.
All’epoca, però, Blinken ha anche chiarito che gli Stati Uniti considerano la Nigeria come un partner nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo islamico in Africa occidentale e nel Sahel. Per questo sta cercando di aumentare con lei la cooperazione in queste aree.
Secondo l’annuncio del Dipartimento di stato, 25 milioni di dollari del pacchetto saranno dedicati all’«assistenza istituzionale e tecnica» all’esercito della Nigeria per continuare il suo programma di integrazione aria-terra, che riguarda i processi di targeting coerenti con il diritto umanitario internazionale e le leggi dei conflitti armati.
Per il Dipartimento di stato, «la vendita proposta attrezzerà meglio la Nigeria per contribuire agli obiettivi di sicurezza condivisi, promuovere la stabilità regionale e costruire l’interoperabilità con gli Stati Uniti e altri partner occidentali». A suo avviso questa vendita sarà «un importante contributo agli obiettivi di sicurezza degli Stati Uniti e della Nigeria».
Abuja, proprio per affrontare al meglio le diverse sfide per la sicurezza (tra cui un’insurrezione nel nord-est che è entrata nel suo 12° anno) cerca di diversificare i suoi fornitori di armi per evitare una dipendenza eccessiva da un solo produttore o paese. L’elicottero d’attacco AH-1 Cobra si unirà così ad altri di origine russa e italiana, cioè Mil Mi-24/35 “Hind”, ed Agusta A109 powers light attack helicopters.