Boom demografico o fallimento? In occasione del voto presidenziale del 25 febbraio se n’è avuta una prova concreta. Nessuno sa quanti siano gli abitanti della Nigeria. Le stime sulla popolazione nigeriana si aggirano tra i 200 e i 225 milioni di persone. Ma la realtà è che nessuno sa esattamente quante siano. E c’è una ragione molto banale: il paese non viene censito da quasi 20 anni.
Premessa: stiamo parlando di un paese che solo 70 anni fa, nel 1950, aveva poco meno di 38 milioni di abitanti. Ma da qui a al 2050 circa, la popolazione si gonfierà fino a superare i 400 milioni di persone. La Nigeria sarà il terzo paese al mondo sorpassando gli Stati Uniti.
Sono dati forniti dalle Nazioni Unite. Ma molti ritengono che i numeri della popolazione nigeriana siano sbagliati, visto che l’ultimo censimento è stato effettuato nel 2006.
Il censimento delle abitazioni e della popolazione dovrebbe iniziare in tutto il paese tra il 29 marzo e il 2 aprile, con un costo di 869 miliardi di naira (circa 1,89 miliardi di dollari).
Tuttavia, a poche settimane dall’inizio, il ministro del bilancio e della pianificazione nazionale, Clem Agba, ha dichiarato che il governo ha impegnato solo circa la metà del denaro necessario. Il miliardario filantropo nigeriano Tony Elumelu ha sostenuto che un dato demografico accurato è fondamentale per il futuro della Nigeria.
«I dati del censimento e la distribuzione della popolazione sono stati purtroppo politicizzati», ha dichiarato Elumelu, che è presidente della United Bank for Africa. «I dati sulla popolazione hanno ramificazioni per l’allocazione delle entrate, l’assegnazione di uffici, il potere legislativo e persino le elezioni».
Un dato che sembra, tuttavia, incontrovertibile è che si tratta di un paese di ragazzini. Quella mediana è l’età che ripartisce la popolazione in due gruppi ugualmente numerosi. Ad esempio, in Italia l’età mediana è 48 anni: significa che prima e dopo quel dato vivono da noi lo stesso numero di persone. Ecco, per la Nigeria l’età mediana è 18,4: prima e dopo quel dato c’è lo stesso numero di abitanti.
La riprova di essere di fronte a un paese baby la si è avuta in occasione del voto: il 30% degli elettori registrati era rappresentato da studenti. Due su 5 degli elettori avevano un’età inferiore ai 35 anni. È stata chiamata la generazione della democrazia, perché molti di quelli che sono andati al voto sono nati dopo il 1999 l’anno delle prime vere elezioni democratiche in Nigeria.