Un conflitto silente (e silenziato) che ha mietuto in questi mesi più vittime civili della più mediatizzata guerra in Ucraina. Ѐ quello che sta devastando la Nigeria, dove almeno 2.968 persone sono state uccise e 1.484 sono state rapite da gennaio a marzo 2022, secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dal Nigeria Security Tracker (Nst).
I dati mostrano che il nord del paese è la regione più violenta con l’86,8% di omicidi (2.575). La regione centro-settentrionale ha registrato il secondo maggior numero di omicidi con 984 uccisi nei primi tre mesi dell’anno, seguita dal sud con 393 morti.
Alcuni degli stati più violenti sono il Niger con 840 morti, seguito da Zamfara con 404, Borno 392, Kaduna 332 e Kebbi 114.
L’ultimo attacco a dei villaggi nello stato centro-settentrionale di Plateau, il 10 aprile scorso, ha fatto 154 morti e si stima che circa 4.800 persone siano fuggite dalle loro case temendo ulteriori violenze.
Il ministro dell’informazione Lai Mohammed ha affermato che il governo è a conoscenza di una collaborazione tra banditi che operano principalmente nel nord-ovest e membri del gruppo terroristico Boko Haram, attivo principalmente nel nord-est della Nigeria.
Anche i rapimenti – per lo più motivati da richieste di riscatto – si sono concentrati negli stati settentrionali del paese, che con 1.354 rapiti ha il 91,2% dei sequestri, mentre nel settore meridionale i rapimenti sono stati 130, l’8,8%. A livello globale gennaio sono state rapite 623 persone, a febbraio 342 e a marzo 519.
Sulla base di un’analisi stato per stato, i primi cinque stati con il maggior numero di rapiti sono Niger 458, Kaduna 448, Zamfara 138, Katsina 138 e Kogi 51.
Nei giorni scorsi il governo ha fatto sapere che sta facendo tutto il possibile per liberare le dozzine di passeggeri rapiti che viaggiavano su un treno diretto a Kaduna, attaccato da uomini armati il 28 marzo. In quell’occasione almeno otto persone sono state uccise.
In preoccupante aumento anche gli attacchi alle scuole con il rapimento di oltre 1.500 bambini e bambine dal 2014, come denuncia un nuovo rapporto di Amnesty International pubblicato oggi. Le autorità nigeriane non riescono a proteggere la popolazione dai crescenti attacchi di gruppi armati.