Secondo i dati ufficiali, gli abitanti della Nigeria sono 215 milioni: la nazione più popolosa dell’Africa. Ma con tutta probabilità questa cifra deve essere rivista al rialzo.
Infatti, secondo una indagine statistica realizzata nel 2021 dall’Unicef in collaborazione con l’Ufficio nazionale di statistica della Nigeria, il 43% dei bambini non è registrato alla nascita.
Lo studio spiega questa situazione con il fatto che un alto numero di nascite, intorno al 60%, avviene in casa e che molte madri non possiedono un certificato di nascita. Inoltre viene sottolineato che a peggiorare le cose concorrono una legislazione confusa, le scarse risorse della pubblica amministrazione e l’assenza, in molte realtà, di un sistema informatico.
L’indagine ha evidenziato forti disparità: mentre a Lagos, il cuore economico del paese, il 94% dei bambini viene registrato alla nascita, nello stato di Sokoto (la Nigeria è una federazione di 36 stati) nel nordovest, si supera di poco il 22%.
L’Unicef, che ha fatto della registrazione delle nascite una delle sue priorità, ricorda che avere dati completi sulle nascite è indispensabile per pianificare le campagne di vaccinazione. Inoltre, in assenza di registrazione alla nascita, è difficile ottenere i documenti di identità e la tessera elettorale.
La precedente indagine, realizzata nel 2016, aveva mostrato che i bambini non registrati erano più della metà, il 53%. Dunque qualche passo in avanti è stato fatto.